Ora che la visita di Xi Jinping a Mosca si è conclusa risulterà forse palese che essa non ha mai avuto l’Ucraina al vertice dell’agenda. Scegliendo la capitale russa come prima tappa degli incontri esteri all’indomani del terzo mandato a capo della Repubblica popolare, il segretario del Pcc ha rimarcato più volte il termine “nuova era”: per presentare la Cina come promotrice e utile moderatrice di un ordine multipolare non turbolento
Idee
“La cultura napoletana è tutta orientata e intessuta di comunità, di relazioni calde, intime, ma a mio avviso il problema risiede nell’incapacità di trasportare su un piano istituzionale e sistemico questa innata propensione al senso di comunità”, dice l’arcivescovo al Sir
Si è conclusa questa mattina “la missione diplomatica” del presidente cinese nella capitale russa, dove ha presentato al presidente Putin un inedito “piano di pace” in 12 punti per un accordo sul conflitto ucraino. Lo studioso: “C’è chiaramente lo sforzo da entrambe le parti di trovare una soluzione al conflitto ucraino”. Ma “un accordo a due che non coinvolga anche l’Ucraina, che non parli con l’Europa e non metta dentro anche l’America, rischia di avere le gambe corte”.
Prima o poi ognuno è chiamato ad attraversare il deserto, per decidere che cosa fare della propria vita. Che cosa comporta il cammino? Esso, che non è solo un luogo geografico, è il tempo vissuto in un spazio esistenziale dove ognuno è chiamato a misurarsi con ciò che è veramente importante nella propria vita. Liberi di tutto, si può giungere alla scelta di spogliazione di ciò che non è necessario, perché emerga quello che è veramente vitale per l’esistenza. In questo percorso altalenante, la Chiesa ci offre il tempo quaresimale, per riscoprirci creature nelle mani del Signore
30 anni fa, il 25 marzo 1993, in Italia è stata introdotta la norma per l’elezione diretta dei primi cittadini da parte degli elettori, rafforzando fiducia e governabilità dei Comuni
In questo inizio di primavera (ma davvero c’è stato l’inverno quest’anno?) ci sono due parole che fanno da filo rosso: scelte coraggiose. A voi cari lettori di questo giornale sarà forse tornato alla mente il messaggio con cui il card. Zuppi ha aperto lunedì scorso il consiglio permanente della Cei.
Il 27 marzo 1987 nella missione comboniana di Lira nel Nordest dell’Uganda, moriva padre Giuseppe Ambrosoli. Aveva 64 anni e ne aveva vissuti 31 in Uganda, a Kalongo, come missionario, sacerdote e medico. Era chiamato il medico della carità. Domenica 20 novembre 2022 a Kalongo è stato proclamato beato.
La questione non è saper o voler vedere il bicchiere mezzo pieno. Oggi non abbiamo neppure più l’acqua nel bicchiere.
Gentile direttore, le scrivo quasi d’impulso, dopo il contenuto dell’articolo “La Chiesa con le braccia aperte” (La Difesa di domenica 19 marzo, pagina 15). Saranno passati almeno 17 anni da quando ho accompagnato il mio allora “fidanzato” a confessarsi alla basilica del Santo
La cicatrice francese è l’ultima moda social tra i giovani: pizzicarsi la pelle finché non compaiono lividi o lesioni. Questo gesto procura un’effimera euforia contro la disperazione
Nel dibattito sulle migrazioni si ignora che esistono zone di frontiera dove i respingimenti sono sostanzialmente invisibili, poco noti, ma molto vicino a noi. Il decreto flussi per l’avvocato Marco Ferrero è una «finzione» perché in Italia chi mai assumerebbe senza conoscere prima il futuro lavoratore? E aggiunge: «La frontiera non è solo fisica, ma anche quella che precarizza lo straniero»
Siamo di fronte all’ennesimo bollettino di guerra di un Paese che sta osservando il proprio declino come se stesse assistendo dal divano a un film distopico. Abbiamo perso quasi 8 mila nati anche nel 2022 e per la prima volta siamo scesi sotto i 400 mila nati.
Mentre la religiosità mira all’autoperfezionamento, la fede mi fa scoprire il Volto di qualcuno che mi ama, e ha preso l’iniziativa di venirmi a ripescare dalle mie tenebre, non restituendomi, bensì dandomi per la prima volta la vista vera, mentre io magari pensavo che neppure ci fossero alternative alla mia saccente cecità!
Progressività non è proporzionalità. Vuol dire che la quota di prelievo aumenta con l’aumentare della ricchezza.
E' vitale, in un’economia, che ci sia un sistema finanziario sano e dinamico.