Il blackout paralizza le città da Kiev a Leopoli. Un assedio moderno secondo don Moreno Cattelan: prima si affamava il popolo, oggi si taglia la corrente
Idee
Il 13 dicembre è la giornata che ricorda mons. Giovanni Nervo a centoquattro anni dalla nascita. Rileggendo il suo libro Gemme di carità e giustizia (a cura di Diego Cipriani e Tiziano Vecchiato, Edb edizioni, 2017) in particolare soffermandomi su tre delle più significative opinioni del compianto “maestro di valori”, rilevo la loro straordinaria attualità.
Esiste un capannone ogni 53 veneti, eppure il consumo di suolo non smette senza logiche e ragioni istituzionali
Don Moreno Cattelan, missionario orionino padovano in Ucraina racconta come Leopoli sta affrontando la prova dell'inverno di guerra tra blackout, irrisolte questioni religiose e voglia di normalità.
Si dice che il conflitto di Ucraina ha intensificato l’impegno sulle rinnovabili. Eppure alla Cop27 di Sharm el-Sheikh sono emersi dati controversi.
Sicuramente il 2023 non sarà un anno di corsa come lo sono stati il 2021 e il 2022. Ma già ora le previsioni si stanno facendo via via più morbide.
Il divieto di portarli in aula – tranne quando appunto si decide che possono servire – va inteso come una misura educativa e non repressiva.
Solo nell’anno in corso l’inflazione ha determinato per i salari un calo in termini reali del 6%, il doppio rispetto alla media dell’Unione europea.
Tocca all’uomo difendere Dio da chi lo nega perché non ferma l’avanzare del male, così come lo negava perché non scendeva dalla croce.
Caritas Italiana e Ufficio nazionale per i problemi sociali e lavoro della Cei offrono il proprio contributo per la costruzione e l’elaborazione di proposte finalizzate a migliorare la condizione di milioni di persone in povertà. “L’auspicio è che si possa creare uno spazio comune e partecipato di confronto e dialogo per migliorare e adeguare lo strumento del Reddito di Cittadinanza”
"A volte non è facile capire che cosa stia vivendo un figlio". Magari sta andando avanti secondo uno schema prefissato che non prevede la possibilità del fallimento, "mentre la vita reale gli sta franando sotto i piedi". Una sofferenza insostenibile, quella dello studente che ha perduto la vita la notte precedente alla sua presunta laurea; una disperazione travolgente quella dei genitori, che tuttavia hanno il coraggio di mettersi in discussione invitando altri genitori a non "pressare" troppo i figli. Ne parliamo con la psicoterapeuta Michela Pensavalli
Dobbiamo mantenere fede ai patti sottoscritti in nome della nostra credibilità internazionale
Dietro a questo sentimento si cela il vuoto educativo ed emotivo che stiamo trasmettendo alle nuove generazioni
Le cure palliative sono ancora associate alla fase terminale della malattia, invece possono diventare le prime in una società che dà uguale importanza al nascere bene e al morire bene
Le esperienze di chi non ha fatto un passo indietro nonostante il carcere e di chi ha sin da subito creduto in un nuovo mondo grazie all’impegno civile
Nella foto sono presenti tutte le generazioni di obiettori dal 1972 al 2010: Alberto Trevisan primo a sinistra, a destra Franziska la moglie dell'obiettore cattolico Franz Jagerstatter. Al centro Sandro Gozzo, alle sue spalle tre obiettori di coscienza di tre generazioni diverse 2010 (Erik Zanella in servizio all'associazione "Il Portico" di Dolo, 2000 (Carlo Marchiori operatore della stessa associazione), 1982 (Renato Cescon del MIR di Padova con maglia scura). Nella foto anche Eric Bressan.