L’idea fissa nella scuola è “prendere bei voti” onde avere riconoscimenti da quelli a cui teniamo, e se un mio compagno è in difficoltà lo posso pure aiutare, per carità, purché questo non penalizzi i miei di voti, come in quegli antipaticissimi frangenti in cui il secchione non aiuta i compagni in difficoltà non si sa perché, per principio, e viene pure elogiato per i suoi risultati (sulla carta). Ecco, di questi meriti i ragazzi, e la futura società che andranno a costituire, non hanno più bisogno, perché hanno creato quella attuale di società, fatta di atomi in competizione tra loro, che si aggregano per lo più solo per reciproca utilità. Valorizzare il merito ha senso, se tale riconoscimento avrà sempre più di mira le capacità collaborative e relazionali della persona, ripensando nel caso gli stessi parametri valutativi del rendimento. Questo potrebbe aiutare a capire sempre meglio che, solo in apparenza paradossalmente, la specificità di ciascuno sono gli altri
Idee
Christian Bobin è morto lo scorso 24 novembre all’età di 71 anni. Lascia un’infinità di pensieri uniti dal filo della bellezza, della dolcezza, della profondità delle parole.
Forse è troppo facile indicare nello scarso impegno l’origine dell’insuccesso.
Vale la pena – senza smettere di vigilare per evitare deviazioni pericolose – di sospendere il giudizio immediato, la tentazione ideologica, cercando di fare quadrato sul senso profondo e sulle necessità della scuola di oggi.
Le risorse sono quel che sono (si ragiona su 30-40 miliardi di euro in tutto) e le recenti promesse elettorali verranno soddisfatte solo in parte.
Campi e stalle nostrani potrebbero, più di quello che già fanno, contribuire a rimpinguare le scorte di energia del Paese.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati alla vigilia della riunione dei ministri degli interni europei: “Sono quasi 2 mila le persone morte o disperse nel Mediterraneo solo quest’anno. Sono necessari sforzi di ricerca e soccorso più coordinati e guidati dagli Stati, sbarchi prevedibili in luoghi sicuri e un accesso accelerato alle procedure di screening e di asilo”
“In linea con le riflessioni che da tempo come Caritas Italiana stiamo elaborando, ribadiamo, come già affermato in altre occasioni, che il Reddito di cittadinanza va ritoccato e rivisto in maniera robusta”.
“Sono deluso dalla decisione della Corte Suprema britannica perché penso che gli scozzesi debbano avere il diritto di votare sulla loro indipendenza. Il Regno Unito è un’unione volontaria di nazioni diverse, Inghilterra, Scozia, Galles e Nord Irlanda, e penso che ciascuna di esse debba poter andarsene quando vuole. La maggioranza degli scozzesi hanno votato contro la Brexit eppure sono stati costretti a lasciare la Ue. Una situazione che ha reso ancora più forte la richiesta di indipendenza”.
“Comunicare la fede ai tempi dello smartphone” è il tema che ha aperto i “Thè di Toscana Oggi” a Pisa. Relatore Adriano Fabris, professore ordinario di Filosofia morale all’Ateneo pisano, dover insegna anche Etica della comunicazione e Filosofia delle religioni
Oltre il 10 per cento del Pil veneto è dato dai lavoratori stranieri. La loro integrazione passa dall’occupazione, ma la legge Bossi-Fini oggi non regge
«Noi astrofisici siamo abituati a ragionare in miliardi di anni, ma faccio comunque i complimenti all’Università di Padova per i suoi otto secoli di storia». Sorride sornione Adam Guy Riess nel suo saluto durante la Nobel lecture nell’aula magna di Palazzo Bo.
Federalismo. Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha presentato una bozza di disegno di legge alle Regioni. Ma la maggioranza frena
Fondazione Lanza. Lo scorso 11 novembre, il centro studi di etica applicata ha affrontato il tema dell’etica specifica di chi fa ricerca tecnologica e scientifica nella complessità economica, umana e sociale di oggi
Ormai è palese e scontato: sono pressoché inutili e inconcludenti i summit internazionali sui cambiamenti climatici. Non c’è luce in fondo al tunnel per l’ambiente.