Siamo già alla guerra dell’acqua. Serve un’agenda comune di priorità forti e condivise
Siamo già alla guerra dell’acqua. Per anni ci siamo detti che una risorsa scontata, almeno nel nostro territorio, sarebbe diventata sempre più preziosa come l’oro. Le notizie da tg che pronosticano da tempo conflitti per il controllo dei pozzi ci sono a lungo apparse come storie esotiche, legate a un mondo lontano, in cui i nostri missionari o le associazioni di volontari operano per realizzare nuove fonti di approvvigionamento per alleviare le difficoltà delle popolazioni.
Negli ultimi giorni, sui giornali locali campeggiano titoli come «Sfida per l’oro blu» o, appunto, «Padova vuole l’oro blu dell’Adige: è guerra dell’acqua». Per chi si fosse perso la cronaca, è il caso di ricordare la proposta del Consorzio di Bonifica Bacchiglione (che gestisce un territorio che va dai Colli Euganei alla Laguna): visto quanto accaduto nella città del Santo durante la siccitosa estate che abbiamo alle spalle – con i canali interni completamente asciutti, la morìa di pesci e la proliferazione...