I tavoli delle procure di tutto il Veneto continuano ogni giorno a ricevere i fascicoli dei morti di mesotelioma, malattia provocata dalle inalazioni di amianto. Sono i lavoratori di Breda-Fincantieri di Venezia Marghera; delle Officine meccaniche della Stanga di Padova e Cittadella; dell’Edilit ancora di Padova; della Fervet di Castelfranco; delle Officine ferroviarie di Verona.
Fatti
Parla Giovanni Guaita, sacerdote ortodosso di Mosca, autore e firmatario di una lettera in cui 300 chierici ortodossi (sacerdoti e diaconi) chiedono la pace e l’interruzione del conflitto in Ucraina. Sul “silenzio” del Patriarcato di Mosca, dice: “Bisogna considerare il fatto che il Patriarca Kirill si trova a capo di una Chiesa che vive in Ucraina, ma anche in Russia e in Bielorussia. Dunque, si trova in una posizione estremamente delicata, difficile e scomoda”. “Ma la Chiesa – aggiunge - non è soltanto il Papa o il Patriarca. La Chiesa è: dove due o più sono uniti nel nome di Gesù Cristo. C’è una opinione pubblica anche all’interno della Chiesa che sta maturando e che sta a mio avviso crescendo”.
"La disinformazione fa parte della dottrina militare russa. Questo è il motivo per cui le sanzioni prendono di mira le aziende al centro della macchina di propaganda del Cremlino". La guerra in Ucraina si fa con carri armati, bombe e persino con le fake news. Le contromosse della Commissione europea
Le organizzazioni sono impegnate per offrire sostegno umanitario a bambini, bambine e famiglie in fuga, distribuiscono beni di prima necessità e kit igienici. Presenti anche mediatori culturali per le situazioni più difficili. Attraverso il Valico Fernetti, a Trieste, sono arrivati già in migliaia, il 40% sono bambini
Il tentativo di mediazione del primo ministro israeliano Naftali Bennett che sabato scorso ha incontrato a Mosca Vladimir Putin: le reazioni dell'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Schutz, e quelle delle comunità cattoliche russofone in Israele.
Istat pubblica le stime preliminari: nel 2021 le famiglie in povertà assoluta in Italia sono il 7,5% (7,7% l'anno precedente), circa 5,6 milioni di persone. Al sud 195 mila persone povere in più in un anno, al nord si registra un miglioramento
Lo studio del Global media monitoring con le Università di Pavia, Venezia e Padova sulla rappresentazione dei generi nei media che ogni cinque anni analizza una giornata campione del mondo dell'informazione osservando la presenza della componente femminile
Il monastero degli Orionini nella città ucraina è diventato un punto di approdo per tante persone che fuggono dalle bombe. Preghiera, accoglienza, aiuti materiali: occorre prodigarsi per ridare un po’ di speranza nella tragedia della guerra. “Di notte non dormo, non per paura delle bombe, ma perché penso a tutto quello che c’è da fare”, confessa don Moreno Catellan. “Ogni mezzora arrivano cinque o sei richieste per accogliere persone da ogni parte del Paese. C’è chi resta e chi invece si organizza per ripartire”
L'attuale nunzio apostolico per il Regno Unito fino al 2020 era a Kiev: ora rimane in costante collegamento telefonico con le tante persone che ha lasciato nel Paese e di cui teme per la vita
Dall’inferno ucraino, tante sono le voci che gridano al mondo chi sono le donne ucraine. Una di loro è Inna Mamchyn, 38 anni, avvocato che lavora nella Scuola di Bioetica dell'Università Cattolica ucraina e vive nella regione di Lviv (Leopoli), vicino al confine occidentale. Suo marito è un sacerdote cattolico della Chiesa greco cattolica
Ieri, domenica 6 marzo, il vescovo Vasyl Tuchapets, esarca di Kharkiv della Chiesa greco-cattolica ucraina, per diverse ore, insieme ai parrocchiani, ha distribuito aiuti umanitari ai residenti della martoriata città fortemente presa di mira dai bombardamenti russi.
"La maggior parte delle profughe afghane che avevamo aiutato a trovare asilo in Ucraina hanno vissuto giorni di panico e hanno dovuto fuggire di nuovo all'estero. E' una situazione traumatica...
Numeri record. La maggior parte si è rifugiata in Polonia, poi in Ungheria, Moldavia, Romania, Slovacchia, mentre altri hanno proseguito in direzione di altri Paesi europei. Oltre un milione di persone sfollate all'interno del paese
A tutti i valichi di frontiera con l’Ucraina i cellulari strillano in continuazione. Quelli che chiamano sono spesso amici o conoscenti, o addirittura degli sconosciuti amici di un qualche parente dei profughi. Telefonano per concordare il modo di ritrovarsi una volta i profughi saranno passati dalla parte polacca del confine. Ma i cellulari strillano anche quando cadono i missili in Ucraina dove è stata inventata un’applicazione speciale che avverte dei bombardamenti, quando bisogna scendere nei sotterranei e nascondersi nelle cantine, in attesa della fine dell’attacco
“Tutte le parti devono garantire che il passaggio sia organizzato in modo effettivamente sicuro”. Così Carlotta Sami, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unchr) commenta al Sir la tregua momentanea concessa dalla Russia in Ucraina per l’apertura di sei corridoi umanitari, indirizzati solo verso la Russia e la Bielorussia. Il governo di Kiev però li rifiuta, considerando la proposta “completamente immorale”.