I “frutti” della pace. Gemellaggio tra "Padova e Sarajevo" che dura da tre decenni
Dalla marcia non violenta partita dal porto di Ancona e che coinvolse 500 persone ai lamponi coltivati dalle donne come riabilitazione dopo gli orrori
Il “gemellaggio” di persone, movimenti, storie. Meno di 800 chilometri fra Padova e Sarajevo: una “rotta” fra guerra e pace, assedio e rinascita. «È stata e rimane la città simbolo, ma anche una memoria difficile, perché nessuno può esprimere la propria “verità” senza offendere gli altri. I più giovani non vogliono nemmeno venga ricordata la guerra, per gli adulti rimane anche una memoria ingombrante» ricorda don Albino Bizzotto, dei Beati i costruttori di pace che organizzarono la cosiddetta “marcia dei...