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Sistema sanitario sotto pressione, poche vaccinazioni, lockdown: a Bucarest e in tutta la nazione si moltiplicano i contagi e le vittime. La testimonianza del vescovo Robu al Sir dopo la guarigione: “Ho visto con i miei occhi che il nostro Paese ha negli ospedali un tesoro in continuo movimento, gente di cuore che offre servizio medico con dedizione e gioia”. Ma questo non basta...

Il "gigante" europeo fa i conti con la recrudescenza del coronavirus. Notevoli le differenze tra i Länder. Anche Sassonia e Turingia in affanno. Regola d’oro del pass sanitario basata sulle 3g, “guariti, vaccinati testati”, che in tedesco suona “genesen, geimpft, getestet”, per accedere al luogo di lavoro, nei ristoranti e negli spazi ricreativi. La situazione nella vicina Austria non è migliore

I vescovi dell’Ue chiedono “all’Unione europea e ai suoi Stati membri di sostenere la Polonia nell’affrontare questa sfida umanitaria alle sue frontiere, così come gli altri Paesi dell’Ue nella regione che potrebbero trovarsi di fronte a uno scenario simile. Approfittare e strumentalizzare la disperazione dei migranti e dei richiedenti asilo ha conseguenze umane gravi e dannose e deve essere impedito”.

“A nome della Conferenza dei vescovi polacchi condanno fermamente l’utilizzo da parte della Bielorussia delle tragedie umane ai fini delle azioni intraprese contro la sovranità della Polonia”, recita il comunicato del presidente dell’episcopato (Cep), mons. Stanisław Gądecki, reso noto ieri sera, il quale sottolinea che “i migranti sono nella maggior parte vittime delle azioni politiche spietate e dell’avidità delle organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani”. 

L'esecutivo di Bruxelles lancia, con il commissario Paolo Gentiloni, messaggi incoraggianti, sostenuti dai numeri. Permangono però "tre principali minacce: un marcato aumento dei casi di Covid, più forte nelle zone in cui il tasso di vaccinazione è relativamente basso; l'aumento dell'inflazione, dovuto in larga misura all'impennata dei prezzi dell'energia; le interruzioni nella catena di approvvigionamento, che pesano su numerosi settori". Il messaggio? "Dobbiamo rimanere vigili"

Nel disegno di legge di bilancio al reddito di cittadinanza sono dedicati gli articoli 20, 21 e 22. Il testo interviene da un lato potenziando il sistema dei controlli, dall'altro modificando i meccanismi di erogazione allo scopo di promuovere in modo più stringente l'occupazione dei percettori del Rdc (quelli realmente occupabili, va sempre ricordato, sono solo circa un terzo del totale). Vanno a scadenza, senza rinnovo e tra le polemiche, i contratti dei navigator. Purtroppo il ddl di bilancio, oltre a introdurre quella che è stata definita una “stretta”, non corregge i limiti strutturali della misura, ribaditi dalla relazione del Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, istituito presso il ministero del Lavoro e presieduto dalla sociologa Chiara Saraceno, con l'apporto dei maggiori esperti del settore.

I dati di Assindatcolf e Idos. Nell’ultimo decennio è drasticamente calata la presenza di colf, badanti e baby sitter under 30 (-61,4%) mentre si è assistito ad un invecchiamento della forza lavoro. Con possibili conseguenze nel prossimo futuro. Zini: “Pesano il mancato ricambio generazionale e la chiusura dei canali di ingresso regolari per i cittadini extracomunitari a cui ormai assistiamo da anni e che la pandemia ha bloccato”

“Non sono solo migranti e rifugiati, ma persone che vengono utilizzate da un regime governativo. Trafficate per scopi politici e usati come scudi umani nel tentativo di ottenere guadagni politici e destabilizzare la situazione al confine dell'Ue. Questa azione è chiamata attacco ibrido, perché utilizza armi non tradizionali (traffico di persone, disinformazione e altri mezzi) per attaccare l'integrità dei confini di altri paesi”. E’ la forte denuncia lanciata da mons. Gintaras Linas Grušas, arcivescovo di Vilnius e nuovo presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa, in merito a quanto sta accadendo al confine tra Bielorussia e Polonia dove si sono radunati migliaia di migranti. “Si tratta – aggiunge - di una nuova forma di tratta di esseri umani”, utilizzato “non per profitto finanziario personale, ma per guadagni politici nel tentativo di preservare un regime autoritario”.