Covid, Iss: in Italia aumenta l’Rt (1,24), è oltre la soglia epidemica
Alcuni dei dati principali che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Il documento evidenzia anche un lieve calo dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 836 ogni 100mila abitanti
Nel periodo 9-22 marzo 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,24 (range 1,14-1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero invece cala lievemente: Rt=1,03 (1,00-1,05) al 22/03/2022 vs Rt=1,08 (1,05-1,11) al 15/03/2022. Sono alcuni dei dati principali che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Il documento evidenzia anche un lieve calo dell'incidenza settimanale a livello nazionale: 836 ogni 100mila abitanti (25/03/2022 -31/03/2022) vs 848 ogni 100mila abitanti (18/03/2022 -24/03/2022), dati flusso ministero Salute.
In Italia in leggero aumento l’occupazione nelle terapie intensive
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 31 marzo) vs 4,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 24 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 31 marzo) vs il 13,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 24 marzo.
Quattro regioni/ppaa classificate a rischio alto
Quattro regioni/ppaa sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Dodici regioni/ppaa sono classificate a rischio moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto e le restanti regioni/ppaa sono classificate a rischio basso secondo il dm del 30 aprile 2020.
In lieve calo in Italia i casi rilevati con tracciamento
La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (14% vs 15% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% vs 37%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% vs 49%). (RS/DIRE)