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Lo hanno sottolineato le Nazioni Unite, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, che si celebra oggi. Tor Wennesland: “Sempre più difficile per l'Autorità Palestinese coprire le spese minime, per non parlare degli investimenti essenziali per l'economia e per il popolo palestinese. La situazione fiscale sta arrivando al punto di rottura”

“La voce del Papa è importante ma è importante ora che le sue parole arrivino ai governanti”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, così don Andrei Aniskevich, direttore di Caritas Bielorussia, commenta le parole pronunciate da Papa Francesco sui migranti e soprattutto l’appello “accorato” lanciato dal Santo Padre “a coloro che possono contribuire alla risoluzione di questi problemi, in particolare alle autorità civili e militari, affinché la comprensione e il dialogo prevalgano finalmente su ogni tipo di strumentalizzazione e orientino le volontà e gli sforzi verso soluzioni che rispettino l’umanità di queste persone”. 

Solo grazie alla diffusione su scala mondiale del vaccino anti Covid-19 è possibile arrestare la formazione di nuove varianti. L’ultima, in ordine di apparizione, è la B.1.1.529 o Omicron, come è stata battezzata ieri dall’Organizzazione mondiale di sanità. Identificata in Sudafrica, la variante ha destato subito preoccupazione nella comunità scientifica per i primissimi dati che segnano in una settimana una escalation di contagi da 0 a 80%, in rapporto alle altre varianti. A destare allarme è anche l’ipotesi che i vaccini a disposizione non siano abbastanza efficaci a fronteggiare questa nuova versione

Un anticorpo che si lega alla proteina Spike per rafforzare il sistema immunitario contro il virus Sars-CoV-2. Così come farebbe una mamma, attaccata al suo bambino per proteggerlo. È questa l’immagine che viene evocata dal meccanismo studiato per la prima volta alla base della protezione che il latte materno è capace di dare ai neonati contro il virus pandemico. Lo studio, condotto all’Ospedale Pediatrico Gesù, in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma e pubblicato su Jama Network Open, è partito da un’osservazione: come mai la trasmissione del virus ai neonati da parte delle mamme contagiate è molto rara? La ricerca, come spiega al Sir Rita Carsetti, responsabile della diagnostica di Immunologia all’Ospedale Bambin Gesù, ora potrebbe orientarsi sulla possibilità di somministrare per via orale gli immuno-complessi ai neonati in futuro

Più di un italiano su due, dopo oltre un anno di pandemia, prova sentimenti negativi. Il 40 per cento di chi ha riscontrato problemi di salute ha rinunciato, almeno in parte, all’assistenza medica. È quanto emerge dal rapporto “Traguardi e orizzonti della cooperazione sociale” presentato al 5° Congresso di Legacoopsociali in corso a Bologna

Moreau, direttrice del Bureau Regionale per l’Europa: "Almeno 27 persone, tra cui donne e minori, hanno perso la vita nel tentativo di traversata lungo una delle rotte marittime più pericolose al mondo".  Per l'Agenzia Onu è necessario "organizzare una risposta coordinata e di vasta portata su entrambi i versanti della Manica"

“È fondamentale giocare d’anticipo. Per questo abbiamo adottato le restrizioni per i comuni più a rischio, quelli dove la copertura vaccinale è al di sotto del 70% e dove vi è un più alto tasso di contagi. Si tratta di centri abitati in cui il rischio di decorso grave della malattia e di ospedalizzazione è molto alto”. Così l’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann, nell’illustrare le restrizioni decise della giunta provinciale di Bolzano alla luce del sempre più grave quadro epidemiologico in Alto Adige

In una Betlemme priva di pellegrini, a causa della pandemia, i giovani locali continuano a lavorare per costruire il proprio futuro. Mentre in piazza della Mangiatoia si monta il grande albero di Natale che sarà acceso il 4 dicembre, a poca distanza si lavora per completare entro i primi mesi del 2022, Dar al Majus, la casa dei Magi, che diventerà un centro culturale, di formazione e di sviluppo lavorativo per donne e giovani. A poca distanza, dal 2018, sono attivi i mosaicisti del Mosaic Centre, nato per dare nuova vita ad un'arte antica, simbolo anche di convivenza