Fatti

La Rete per la riforma delle politiche sulle droghe esprime il proprio apprezzamento per alcuni dei risultati finali della Conferenza nazionale sulle dipendenze. “Soddisfazione per l’impegno circa l’urgenza di modificare la 309/90, nella direzione della depenalizzazione e decriminalizzazione completa dell’uso personale di droghe e della coltivazione domestica di cannabis”

Presentato al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, il documento contenente le proposte sviluppate da una platea di 400 soggetti, tra singoli e organizzazioni, coordinate da Officina giovani aree interne. Sonzogno: “Più attenzione ai desideri e alle aspirazioni dei giovani di questi territori, non solo ai loro bisogni”

Rapporto dell’Osservatorio cittadini e disabilità: per gli italiani lo Stato fa troppo poco per l’inclusione. E alla domanda su quale atteggiamento culturale prevale, si impongono la “sensibilità” (77%) e quello “solidaristico” (71%), ma fanno da contraltare negativo anche la tendenza al pregiudizio (66%) e all’indifferenza (62%), insieme all’impreparazione (53%). I vincitori del Premio Bomprezzi

Intersos, insieme ad altre organizzazioni presenti in Grecia ha inviato una lettera al Papa. “La visita del Papa a Lesbo ricorderà al mondo che ci sono bambini, donne e uomini chiusi nei campi senza dignità e sicurezza”. Nel campo Moria 2.0 vivono attualmente 2119 persone, su un totale sull’isola di Lesbo di 2340 abitanti

"Dalle politiche per la famiglia dipende, letteralmente, il nostro futuro”. Il discorso del presidente del Consiglio alla Conferenza nazionale della famiglia. Nel corso del suo intervento il premier ricorda le misure adottate dal suo governo e annuncia per i prossimi 5 anni "obiettivi ambiziosi"

Usa parole molto forti Sarah Teather, direttrice del “Jesuit Refugee Service” del Regno Unito, per condannare le morti, avvenute la scorsa settimana nel canale della Manica, di almeno ventisette persone: “È vergognoso quello che è successo e, se sono vere le ultime notizie, che cioè quei migranti avevano chiesto aiuto sia alle autorità britanniche che a quelle francesi e sono stati ignorati, penso proprio che questa sia una cosa tremenda. Significa che vite umane potevano essere salvate, e questo non è stato fatto perché chi era responsabile ha avuto paura delle reazioni che quel salvataggio avrebbe potuto provocare”.  Teather, ex deputata di Westminster è da anni in prima linea nella difesa dei diritti dei migranti. Responsabile di un gruppo di circa cento volontari e una ventina di dipendenti a tempo pieno, con i suoi collaboratori visita regolarmente i richiedenti asilo nei centri di detenzione.