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L’affluenza alle urne si è fermata al 49,69%, un record negativo nella storia della Repubblica. Chi è andato alle urne ha premiato Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia, Alleanza Verdi Sinistra e ha penalizzato Lega, M5S, Azione e Stati Uniti d’Europa. Per FdI un netto rafforzamento della leadership della Meloni alla guida del governo, per il Pd un chiaro rafforzamento della leadership della Schlein alla guida della principale forza di opposizione.

Risultati ancora parziale nella notte elettorale. Ma si profilano grandi novità. Ppe sempre primo nell'emiciclo di Strasburgo, dove regge la "maggioranza Ursula". In Francia vincono i nazionalisti e Macron convoca nuove elezioni parlamentari. Germania: il governo Scholz traballa. In Spagna i popolari superano i socialisti. Meloni e FdI confermano il primato in Italia, seguiti dal Partito democratico

“Non posso fare come se non fosse successo nulla oggi”: Emmanuel Macron si è rivolto ai francesi questa sera, poco dopo le 21, quando era appena iniziato lo spoglio delle schede nei seggi che si erano chiusi alle 20, per annunciare la scelta di sciogliere l’Assemblea nazionale e indire le elezioni legislative per il 30 giugno (e 7 luglio per il secondo turno).

Il segretario generale del Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari: “Si tratta un trend al rialzo che non si ferma, anzi accelera determinando, purtroppo, le condizioni per futuri sfratti per morosità, visto che siamo sempre più in presenza di livelli di canoni difficilmente sopportabili con redditi fermi al palo se non in regressione. Le risposte del Governo? Non pervenute!”

A seguito dei nuovi attacchi militari israeliani nell’area di Mezzo della Striscia di Gaza, l'ospedale di Al-Aqsa, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), riesce a malapena a far fronte all'afflusso di pazienti e di morti. L’organizzazione: “E’ un caos assoluto”

Cittadini chiamati la sesta volta in quattro anni a rinnovare il Parlamento. Instabilità politica endemica e accuse di corruzione alimentano l'astensione. Nelle parole di  Boris Popivanov, docente di Scienze politiche all'Università di Sofia, poche speranze per il Paese. Il voto nazionale coincide, il 9 giugno, con quello per le europee ed emerge una forte retorica anti-Ue

Urne aperte dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno, per oltre 47 milioni e 300mila cittadini chiamati a eleggere i 76 membri italiani del Parlamento europeo. Si vota di sabato e domenica perché la “finestra” decisa a livello Ue per le elezioni va dal 6 al 9 giugno e un eventuale voto di lunedì sarebbe risultato fuori tempo massimo. In oltre 3.700 Comuni – corrispondenti a quasi la metà del totale e a circa un terzo degli elettori complessivi – si vota inoltre per eleggere sindaci e consigli e, nel solo Piemonte, anche per scegliere il presidente della Regione e il relativo Consiglio

La nuova presidente si gode il trionfo, ampiamente annunciato, ma non per questo meno dirompente. In Messico si è materializzato un risultato che nell’attuale crisi della democrazia rappresentativa è quasi un unicum: gli elettori, per una volta, non hanno punito le forze di Governo, che, anzi, hanno avuto una conferma plebiscitaria, con numeri più altisonanti rispetto a sei anni fa, sfiorando il 60% dei consensi e staccando di oltre trenta punti l’attuale opposizione

Rapporto “Illuminare le periferie”. Dal 2012 al 2023 costante aumento della copertura di notizie internazionali nei telegiornali, con un picco nel 2022 a causa dell'invasione russa dell'Ucraina, seguito da un secondo picco nel 2023 per l'attacco terroristico di Hamas e dalla guerra nella Striscia di Gaza. Fanalini di coda le notizie da Africa, e Sudamerica (1,8%), mentre resta una chiara prevalenza di attenzione verso il "Nord del mondo" (93%)