Intervista a Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari. Araba, cristiana-cattolica, nata ad Haifa, in Terra Santa, 59 anni fa, è alla guida di un’Opera che conta un milione e mezzo di aderenti in 182 Paesi del mondo. “Il fatto di essere silenziosi – confida - non mi mette in discussione. Non è un caso che il Movimento sia chiamato ‘Opera di Maria’ perché Maria con il suo silenzio ha agito nell’umanità. Anche Chiara diceva sempre che lo spirito del Movimento non sta tanto nel fare le cose ma nel testimoniare con la vita”
Chiesa nel mondo
Il giornalista offre anche una chiave di lettura, incentrata sulla fede, dei fatti che avrebbero inciso profondamente sul pontificato di Karol Wojtyla. Gli eventi ripercorsi anche attraverso testimonianze e dettagli poco conosciuti o inediti
Che vita hanno fatto gli apostoli? Quali sono state le loro vicissitudini dopo la Resurrezione? È un argomento che ha affascinato molti autori.
La “Himmelsleiter” è stata accesa durante la veglia di Pasqua. E, come la scala sognata da Giacobbe, va dalla terra al cielo.
“Le ragioni del custodire le terre sono molteplici”. E “la prima ragione è che ‘Dio pensa in modo semplice’: Dio ‘dice’ e mentre dice ‘crea’ e ‘vede’”.
Come in tutti i racconti evangelici della istituzione eucaristica anche qui si fa riferimento al pane che viene "spezzato", perché tutti partecipino allo stesso pane e riconoscano la presenza di colui che è venuto per dare la sua vita in riscatto per molti. “Di questo voi siete testimoni”
Una nuova Pietra d’inciampo arricchisce la memoria di Milano. Sul selciato di via Villoresi 24 si ricorda Carlo Bianchi, presidente della Fuci milanese, socio dell’Azione cattolica, membro dell’Organizzazione soccorso collocamento assistenza ricercati (Oscar) e cofondatore con Teresio Olivelli del giornale Il Ribelle, ucciso a Fossoli il 12 luglio 1944.
“Continuare a camminare insieme sulla via della fraternità”.
Per ben due volte il virus ha intaccato il suo fisico, ma non ha certo minato la sua indole e, soprattutto, il suo ministero sacerdotale dedicato, in questo tempo di pandemia, agli ammalati di Covid-19. Don Juan Carlo Muñoz Caceres è parroco a Santa Madre di Dio, nella diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia e cappellano presso il nosocomio del capoluogo e il Covid Hospital di Civitanova Marche. Da ottobre 2020 si divide tra le due strutture sanitarie con una missione intrisa di “positività”: portare loro il conforto necessario nel momento della prova e della sofferenza. Al Sir racconta il suo incontro con il virus e la sua attività in ospedale.
Visita questa mattina al cantiere della cattedrale di Notre-Dame del Presidente della Repubblica francese. Ad accompagnarlo c’erano anche l’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit e il rettore della cattedrale mons. Patrick Chauvet. “Il Presidente ha ringraziato l’insieme dei lavoratori che sono impegnati nella ricostruzione e restauro” racconta al Sir mons. Chauvet. “Si è detto molto impressionato dallo stato avanzato dei lavori. Abbiamo parlato anche delle prospettive future: restano ancora tre anni per portare a compimento l’insieme dei lavori”. “La speranza”, è il messaggio che la cattedrale vuole dare oggi ad un’Europa in preda all’epidemia. “È giusto cercare tutti i mezzi per fermare la diffusione del virus”. Ma per vincere veramente questa battaglia, occorre non perdere la speranza”.
“Il Corriere Cesenate rinnovato si fa in tre”. Da domani, infatti, il giornale sarà in edicola con una rinnovata edizione cartacea realizzata assieme alle redazioni del “Piccolo” di Faenza e di “Risveglio di Ravenna”.
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi alla Chiesa come "scuola di preghiera". "Non si può crescere senza momenti di crisi", ha spiegato, mettendo in guardia dalla "preghiera pagana"
Il venticinquesimo episodio della terza stagione illustra uno strumento prezioso per l’invio di newsletter.
“La solidarietà è al centro dell’Unione europea e sarà la chiave della ripresa” perché come ha scritto Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, “il mercato da solo non garantisce lo sviluppo umano integrale e l’inclusione sociale”.
“Siamo nella stessa barca e dobbiamo remare insieme nella tempesta di questo tempo”. È l’augurio che mons. Spreafico, presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, rivolge quest’anno ai musulmani in Italia che da oggi fino al 12 maggio stanno vivendo il mese benedetto del Ramadan. “In modo quasi paradossale, la distanza a cui siamo tenuti, ci ha fatto riscoprire il bisogno della comunità, di essere insieme per rivolgerci all’Onnipotente, ed anche di venire incontro alle numerose richieste di aiuto e sostengo materiale e spirituale”