Chiesa nel mondo

Quarto monitoraggio Caritas sull’emergenza pandemia e sulle risposte attivate nel territorio. Nei 211 giorni che vanno dal 1 settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas hanno accompagnato 544.775 persone. Quasi 1 persona su 4 (24,4%) è un “nuovo povero”, cioè non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. E il 60,4% è italiano

“Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terra Santa. In questi giorni, violenti scontri armati tra la Striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento, e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione. Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile e inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere”.

Il Papa chiede che la comunità ecclesiale sappia impetrare al Padre tutte le grazie di cui le famiglie del mondo hanno bisogno.

Questa Lettera alle Famiglie vuole essere innanzitutto una supplica rivolta a Cristo perché resti in ogni famiglia umana; un invito a Lui, attraverso la piccola famiglia dei genitori e dei figli, ad abitare nella grande famiglia delle nazioni, affinché tutti, insieme con Lui, possiamo dire in verità: “Padre nostro”! Bisogna che la preghiera diventi l’elemento dominante dell’Anno della Famiglia nella Chiesa: preghiera della famiglia, preghiera per la famiglia, preghiera con la famiglia.

Giovanni Paolo II, Gratissimam sane, n.4, 2 febbraio 1994

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. La solennità dell’Ascensione del Signore si apre con queste parole del Vangelo di Marco che fa dipendere la salvezza anche dal nostro impegno di testimoniare il Vangelo, accompagnati dalla presenza di Gesù, asceso alla destra del Padre ma presente e operante nella sua Chiesa

“Questo tempo del quale parlate, scrivete, raccontate, è un tempo prezioso ma difficile. Sapete anche che una frase che voi dite (o non dite) può influenzare milioni di persone (come, per esempio, può accadere descrivendo gli effetti di un vaccino, o parlando in un certo modo di un avvenimento…). A voi è chiesto di fare cultura, di aiutare gli uomini e le donne a cui vi rivolgete a vivere in questa società con impegno, coraggio, facendo conoscere loro la verità”.

"Ci accorgiamo di essere così legati, tutti gli esseri umani, che se non si risolve il problema di tutti, non si può nemmeno risolvere quello di ciascuno. Un mondo in cui un pugno di straricchi concentra la massima parte della ricchezza, mentre milioni e milioni di esseri umani fanno i conti con la fame e la miseria estrema, non è concepibile", dice al Sir il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

È prima di tutto necessario "uscire": un gesto già non scontato nell’era del web 2.0 ed ancora più raro in questo tempo di Covid-19 dove tutto sembra richiamarci invece alla "chiusura", all’isolamento ed al distacco dagli altri. Ecco perché l’invito a "consumare la suola delle scarpe" non rappresenta una semplice espressione colorita o la nostalgica riproposizione di un lontano trapassato ma la proposta dirompente per un giornalismo che sappia riconquistare a pieno titolo il suo ruolo nella nostra società e nella Chiesa

Papa Francesco ha aperto gli Stati Generali della Natalità affermando che "senza natalità non c'è futuro. Se le famiglie ripartono, tutto riparte". "Dobbiamo mettere prima i figli, se vogliano rivedere la luce dopo il lungo inverno". Bene l'assegno unico, ma servono "riforme sociali" strutturali e di ampio respiro - soprattutto a favore delle giovani famiglie -  che mettano al centro la "sostenibilità generazionale". "Che cosa ci attrae, la famiglia o il fatturato?". "Come è possibile che una donna debba provare vergogna" se rimane incinta? "I giovani non crescono grazie ai fuochi d'artificio dell'apparenza, e mantenersi giovani non viene dal farsi selfie o ritocchi, ma dal potersi specchiare un giorno negli occhi dei propri figli"