Chiesa nel mondo

Una fede autentica che il vescovo Oscar Cantoni ha richiamato all’inizio dell’omelia pronunciata nella piccola chiesa di Sant’Ambrogio dove i funerali - sobri ed essenziali come era don Roberto - si sono tenuti per volere della famiglia: “Per la risurrezione del Signore noi crediamo che anche l’anima di don Roberto, uomo giusto e mite, è nelle mani di Dio e se anche la sua fine è ritenuta una sciagura, egli vive nella pace, martire della misericordia”

"Le nuove linee guida ministeriali per l'assunzione della Ru486 lasciano la donna ancora più sola e deresponsabilizzano i maschi". Di questo è convinto il parroco di Caivano, il quale, grazie a una rete di volontari, è riuscito ad aiutare tante donne che, altrimenti, avrebbero abortito per mancanza di mezzi con cui sfamare un'altra bocca. "La mia gioia più grande è quando battezzo uno di questi piccoli", confida il sacerdote. E, in un'estate segnata da tanti episodi di violenza che hanno portato a morti tragiche, dal piccolo Evan, in Sicilia, alla neonata gettata dalla finestra, in provincia di Salerno, fino alla barbara uccisione di Willy, a Colleferro, don Patriciello riflette su come oggi la banalità del male finisca per banalizzare la vita

Presentato questa mattina il documento sull’identità dell’hospice cattolico e di ispirazione cristiana, elaborato dallo specifico Tavolo di lavoro costituito presso l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. Cure palliative, ma non solo. L'hospice cattolico, si legge, "è un luogo che apre alla speranza". Parole d’ordine accoglienza, amorevolezza, condivisione, competenza, dignità della persona e sacralità della vita

"Ricordo don Roberto come un prete felice. Felice di amare Gesù servendolo nei poveri, nei profughi, nei senza tetto, nei carcerati, nelle prostitute. Nei poveri riconosceva 'la carne viva' di Cristo, a cui si era donato attraverso uno speciale ministero che potremmo definire 'di carità spicciola', indirizzato alle persone singolarmente prese, a cui offriva tempo, energie, delicate attenzioni e premure, soprattutto un grande cuore". In piazza Duomo a Como, ieri sera, c’era un silenzio carico di commozione, di affetto, amore e non di rabbia, mentre il vescovo Oscar Cantoni pronunciava queste parole. Di fronte a lui centinaia di persone, tante quante la Cattedrale, in tempo di Covid, non è riuscita a contenere