Con la messa in basilica, celebrata da Papa Francesco, si apre ufficialmente oggi, in Vaticano, il Sinodo dei vescovi sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, spiega al Sir come sarà coinvolta la Chiesa madre di Gerusalemme
Chiesa nel mondo
Grande festa oggi 10 ottobre nella Striscia di Gaza, dove i fedeli della locale parrocchia latina della Sacra Famiglia partecipano alla vestizione e alla prima professione religiosa di Abdallah Jeldah, 23 anni, originario di Gaza. Le testimonianze del parroco, padre Romanelli e del giovane missionario.
Papa Francesco ha inaugurato ufficialmente il Sinodo, nella basilica di San Pietro, esortando la Chiesa ad un esame di coscienza sulla sua capacità di incarnare lo "stile di Dio", fatto di incontro, ascolto e discernimento e incarnato dall'atteggiamento di Gesù, che "non guardava l'orologio" pur di mettersi a disposizione delle persone incontrate sulla strada
“Padre Yves Congar ha scritto un libro epocale, che auspica una vera riforma della Chiesa”. Così mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, vicepresidente della Cei e consultore della Segreteria del Sinodo dei vescovi , commenta per il Sir la frase con cui Papa Francesco ha concluso il suo discorso durante il momento di riflessione iniziale sul cammino sinodale.
Quando è piena la fiducia in chi ci ha donato la vita e ci vuole felici la risposta non si lascia attendere e gli eventi divengono la chiave con cui interpretare la nostra storia e il nostro rapporto con il Signore.
In questi giorni, in Tirolo si sono concluse le celebrazioni per i 500 anni dalla nascita di Pietro Canisio, primo gesuita della provincia germanica, che la diocesi austriaca di Innsbruck ha scelto come suo patrono.
Papa Francesco ha aperto il momento di riflessione sul percorso sinodale con un discorso a 360 gradi, al centro del quale c'è l'identità di una "Chiesa di vicinanza", che parta dall'ascolto e dalla partecipazione di tutto il popolo di Dio
La statua del beato Carlo Acutis è pronta e sta per raggiungere la parrocchia di San Francesco Saverio nel quartiere Garbatella. Alta un metro e mezzo, la raffigurazione del ragazzo in jeans e zainetto partirà da Assisi e arriverà a Roma martedì 12 ottobre, ad un anno dalla celebrazione della beatificazione per la Chiesa cattolica
“Da tante diocesi ci vengono richieste reliquie. Soprattutto gli ambienti della pastorale giovanile sono molto interessati alla testimonianza di Carlo. Il fatto che la sua tomba, collocata nel santuario della Spogliazione, leghi la sua figura a quella di Francesco di Assisi rende l’interesse ancor più vivo: Francesco, con la sua radicalità, e Carlo, con la sua semplicità, fanno ‘in tandem’ un grande lavoro”, ci dice il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
“Desidero esprimere la mia preoccupazione per la situazione dei migranti e dei richiedenti asilo in situazione di vulnerabilità la cui dignità umana e i diritti fondamentali dovrebbero essere rispettati. Il loro diritto di chiedere asilo dovrebbe essere protetto e gli Stati dovrebbero rispettare il principio di non respingimento delle persone a rischio nel loro Paese d’origine”.
Papa Francesco inaugurerà, domenica 10 ottobre, il Sinodo dei vescovi, che per la prima volta inizierà "dal basso". "Una Chiesa sinodale è una Chiesa dell'ascolto", aveva affermato, nel 2015, nel discorso per il 50° anniversario dell'istituzione del Sinodo dei vescovi
È stato organizzato recentemente da fra Milko Gigante, coordinatore nazionale animatori vocazionali Compi e animatore vocazionale dei Frati Minori della Provincia dei Frati Minori di Lecce, un seminario on line per approfondire, da prospettive diverse, l’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco
“Se vedete intorno a voi le guerre, non rassegnatevi! I popoli desiderano la pace”. Lo chiedono i rappresentanti delle grandi religioni mondiali, ebrei, cristiani, musulmani sunniti e sciiti, membri delle tradizioni buddiste e induiste, nell’Appello di Pace che hanno consegnato, per mano dei bambini, agli ambasciatori di tutto il mondo. “Ringraziamo tutti gli amici del dialogo nel mondo e diciamo loro: coraggio! Il futuro del mondo dipende da questo: che ci riconosciamo fratelli. I popoli hanno un destino da fratelli sulla terra”.
“Siamo chiamati, come rappresentanti delle religioni, a non cedere alle lusinghe del potere mondano, ma a farci voce di chi non ha voce, sostegno dei sofferenti, avvocati degli oppressi, delle vittime dell’odio, scartate dagli uomini in terra ma preziose davanti a Colui che abita i cieli”.
Questa mattina il Pontefice ha presieduto nel "suo" Ateneo l'atto accademico per l'istituzione del nuovo ciclo di studi sulla “Cura della nostra casa comune e tutela del Creato” e della cattedra Unesco “On Futures of Education for Sustainability”. Il racconto e il commento al Sir del rettore