La Chiesa di Roma si arricchisce di nuovi presbiteri. In 11 domani riceveranno l’ordinazione. Alcune storie
Chiesa nel mondo
“Ti voglio ringraziare per la tua bontà d’animo, la tua capacità di accettare complimenti e critiche, la tua dolcezza nell’esercizio del ministero sacerdotale”.
Intorno ai tavoli sinodali come intorno a quelli della crisi Russo-Ucraino, si corre spesso il rischio che ciascuno partecipi col proprio linguaggio e le proprie finalità, senza il convincimento di voler compiere passi insieme. È il grande rischio che oggi potrebbe correre anche il cammino sinodale proposto da Papa Francesco, che è un’occasione convincente, realmente ecclesiale ed evangelica, ma che ha il suo punto debole in una struttura che cerca ancora cose da fare, piuttosto che stili nuovi da assumere. Tre voci appartenenti a stati di vita diversi offrono alcune considerazioni sul cammino che si sta compiendo in luoghi differenti
In viaggio alla scoperta di Ignazio per apprendere l'arte del discernimento, nello speciale Anno che celebra i 500 anni dalla conversione del fondatore della Compagnia Gesù. "Qui Ignazio si è consegnato a Dio", si legge nella cappella della conversione della Santa Casa di Loyola. Tutto è iniziato a Pamplona con una palla di cannone, spiega padre John Dardis: "Se non ci fosse stata quella ferita, non ci sarebbe la Compagnia di Gesù". Il santuario di Montserrat e l'"ispirazione" benedettina. Il 31 luglio l'inaugurazione dei mosaici di padre Rupnik nella grotta di Manresa
Non solo Dante. L’irrappresentabile Grazia mariana si manifesta nella storia di ognuno. E non è un caso che qualcuno abbia visto nell’omaggio dei trovatori provenzali alla signora distante e abissalmente altrove il simbolo stesso della devozione alla Non-Toccata, sotto il mascheramento dell’amore umano, anche se rispettoso e non legato al possesso. E ancora: Petrarca e Tomasi di Lampedusa, Lorenzo il Magnifico e Alda Merini, Rebora e Eliot. La letteratura e la poesia, attraverso i secoli, traboccano di immagini della Vergine.
“Adoperarsi instancabilmente a servire la vita”. La missione della Piccola Casa della Divina Provvidenza, a 180 anni dalla morte del suo fondatore, San Giuseppe Benedetto Cottolengo, non è cambiata ma, se possibile, si è ampliata. Oltre alle attività consuete e dopo la pandemia di Covid-19, adesso il Cottolengo accoglie anche i profughi dall’Ucraina. E la solennità del Santo, celebrata a Torino il 30 aprile scorso con il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, è stata l’occasione per un riesame di tutto ciò che l’opera del Cottolengo ha portato fino ad oggi.
“Con la scomparsa di Francesco D’Agostino si verifica una perdita importante per la cultura cattolica italiana e, in particolare, per quella che ha sempre fatto leva sull’approfondimento scientifico e allo stesso tempo sulla ricerca del dialogo anche con la cultura laica per trovare punti di mediazione su temi delicati quali quelli eticamente sensibili”.
Il Pontefice ha continuato il ciclo di catechesi sulla vecchiaia, soffermandosi sul personaggio biblico di Eleazaro, che sceglie il martirio pur di non dare una "testimonianza di fede annacquata" ai giovani
Nel 1506 Papa Giulio II approvava la Messa e l’Ufficio della Sindone fissandone la festa il 4 maggio. Veniva così riconosciuto il ruolo che la Sindone con la sua immagine può rivestire dal punto di vista pastorale, catechetico e spirituale. L'autorizzazione al culto non è una dichiarazione di "autenticità", nel senso che siamo stati abituati a dare oggi a questo termine. La questione dell'origine della Sindone esercita un peso sulla possibilità della sua fruizione, sia essa ecclesiale o più universalmente spirituale
È morto questa notte a Roma il giurista e filosofo Francesco D’Agostino, nato il 9 febbraio 1946. Laureato in Giurisprudenza e honoris causa in Filosofia, è stato professore ordinario dal 1980 ed emerito di Filosofia del diritto nell’Università di Roma Tor Vergata, dove ha insegnato altresì Teoria generale del diritto e Biogiuridica.
“A Kiev per ora non vado, sento che non devo andare. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…”. Lo ha detto Papa Francesco nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Mons. Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi russi, commenta al Sir il desiderio confidato da Papa Francesco oggi in una intervista al Corriere della Sera di andare a Mosca ad incontrare il presidente Putin: “Sappiamo benissimo che in tutti questi anni si è sempre detto che non c’erano le condizioni. Ma la situazione che si è venuta a creare in Ucraina scompagina radicalmente le carte in tavola”
Le newsletter in parrocchia e i vantaggi della “content curation”
Al civico numero 1 di via Don Verderio, a Cassina De' Pecchi in provincia di Milano, c’è una pizzeria molto particolare nella quale, se si prova a prenotare un posto oggi, si deve aspettare la fine di luglio per potersi sedere a mangiare. Il nome del locale è PizzAut ed il motivo di tutta questa attesa è il posto accogliente, la pizza buona di qualità, un servizio rapido ed attento e, ad aggiungere valore ci sono la dignità, la speranza e la bellezza del lavoro come conquista sociale di libertà. Infatti il locale è gestito da 12 persone, delle quali 10 sono ragazzi autistici, 3 pizzaioli e 7 camerieri.
Torna dall’8 maggio la campagna della Conferenza episcopale italiana. Sono oltre 8.000 i progetti che, ogni anno, si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo