La lunga ricostruzione. Antonio Autiero, emerito di teologia morale all'Università di Münster, illustra la lezione che l'emergenza in atto ci sta impartendo
Idee
Lunedì 4 maggio è iniziato il percorso graduale attraverso il quale la sanità veneta tornerà alla normalità dopo due mesi contrassegnati dalla lotta al contagio da Coronavirus.
È l'effetto paradossale del Covid-19 secondo Fabio Folgheraiter, docente di Metodologia del lavoro sociale alla Cattolica di Milano. “Una povertà mai vista unita alle potenzialità delle tecnologie potrà generare sorprendenti riorganizzazioni dei sistemi di aiuto”
Sarà bene dedicare del tempo in questi giorni anche alle “istruzioni per l'uso” relative alla Fase 2.
Si attendono risposte che, dopo tanto disorientamento, diano il segnale della direzione da prendere.
Nella relazione annuale presentata qualche giorno fa, la presidente della Corte costituzionale, Marta Cartabia, ha indicato nella Costituzione la “bussola necessaria” per la vita civile anche in questo tempo eccezionale. E sì che di una bussola c’è gran bisogno in un momento in cui la cosiddetta Fase 2 vede sovrapporsi le spinte, talvolta disordinate, ad ampliare la libertà di movimento e di iniziativa, recuperata solo parzialmente a causa delle ineludibili esigenze della profilassi sanitaria, e una proliferazione non sempre coordinata di norme e di interventi ai vari livelli istituzionali.
Il ruolo delle famiglie è fondamentale, perché sono esse portatrici sane della disabilità attraverso l’accoglienza naturale che riserbano a quel loro componente con handicap.
Proporrei più delicatezza con l’handicap, più riguardo. Ci ricambierà.
Giuseppe Pontiggia
Questi giovani silenziosi non godono di molta considerazione e di peso politico. Le loro prospettive a breve termine non cambieranno.
Occorre valutare con attenzione l’impatto del lockdown sulle generazioni più giovani, ai quali da mesi è tolto l’ambiente vitale per eccellenza che è la scuola.
La diffusione globale della ricchezza si arresterà, con alcune conseguenze positive – si sgonfierà l’enorme bolla finanziaria in cui galleggiamo da tempo – e molte negative.
La replica. Il moltiplicarsi delle morti per Coronavirus ha suscitato un forte dibattito. Ma dietro troppe prese di posizione allarmate c'è una sostanziale ignoranza della loro storia e della loro reale fisionomia. Tante strutture sono nate oltre un secolo fa dall'amore delle comunità per i loro anziani, e non certo per obiettivi di guadagno
Tra gli aspetti più significativi dell’emergenza Coronavirus in termini etici c’è quello politico. Al netto della situazione senza precedenti, abbiamo assistito a prese di posizione assurde e al limite del grottesco (è il caso dell’invito del presidente Trump a iniettarsi disinfettanti) fino a strategie controverse con mutamenti repentini (come nel Regno Unito del sopravvissuto Boris Johnson).
Una sovraesposizione continua a input e spot che inneggiano al positivo a tutti i costi, facendoci perdere il contatto con la realtà: è il concetto elaborato dalla psicologa veronese Giuliana Guadagnini. “No all’ottimismo a ogni costo, no alla paura irrazionale: serve equilibrio e buon senso”
Alla vigilia del flash-mob nazionale #graziefamiglie, in programma domani, alle 18, Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, spiega al Sir il senso e la motivazione di questa iniziativa, ricordando che quello che hanno fatto le famiglie, chiuse in casa, “è inimmaginabile e non quantificabile sotto ogni aspetto”, e che, se il Paese ha retto, “ha retto grazie anche alle famiglie italiane: al pari di medici e infermieri, seppur in condizioni e luoghi diversi, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal governo, hanno contribuito a fermare la diffusione del virus e il contagio”
Cosa dicono le Raccomandazioni di anestesisti e rianimatori? Se si determina uno squilibrio tra risorse disponibili (posti letto) in terapia intensiva occorre privilegiare “la maggior speranza di vita”. La discriminazione è tra curare e guarire. Si sono impossessati di un diritto che non è loro, la vita è preziosa fino all’ultimo istante