All’improvviso ci siamo scoperti tutti vulnerabili. Lo eravamo anche prima dell’arrivo del virus, ma non ce ne accorgevamo. L'intervento di Piergiorgio Cattani, filosofo e direttore di Unimondo.org, tra i formatori della Wsa di quest'anno.
Idee
L’emergenza richiederà un ruolo più forte dello Stato e delle strutture regionali pubbliche nelle imprese. Da una parte si teme una maggiore invasività della politica e scarsa efficienza, dall’altra vengono immessi soldi pubblici (cioè di tutti) e qualche controllo ci vorrà. Di tutto questo si sta discutendo per preparare il Decreto Legge di maggio atteso a breve. Metterà a disposizione 55 miliardi, altri arriveranno dall’Europa e da organismi sovranazionali. La liquidità straordinaria serve per l’emergenza, meglio se saprà anche indicare un percorso
Tremila insegnamenti in piattaforma telematica con più di 40mila studenti che seguono le lezioni online. Oltre mille appelli svolti durante il lockdown e duemila lauree. Daniela Mapelli, prorettrice alla didattica dell'Università di Padova, racconta il piano d'intervento adottato dall'ateneo per non interrompere le carriere universitarie dei suoi studenti
Metti per iscritto su un quaderno tutte le cose che in questi cinquanta giorni di quarantena hai capito di te e del mondo; quelle che la clausura imposta ti ha permesso di riprendere a fare dopo tanto tempo che non le facevi; quelle che in quei giorni hai smesso di fare e che ora non ti mancano
Una lucida visione dell’Italia e dell’Europa in questa difficile stagione- È quella che il professor Carlo Cottarelli ha offerto nei giorni scorsi agli oltre 600 amici dei Rotary club padovani connessi in streaming per ascoltarne la conferenza.
E’ entrata nel decreto “Rilancio”, ma nella sua ultima formulazione la misura pensata per aiutare le famiglie più in difficoltà escluse da altre forme di sostegno provoca delusione e amarezza. Forum DD e ASviS: “Iniqua disattenzione alla parte più debole del paese”. Caritas Italiana: “Non dimentichiamo i poveri”
Oggi l’intuizione di Matteo Ricci, che cambiò il metodo missionario incrinato dalla cultura coloniale, è da coltivare perché indica la strada verso un futuro di pace e di giustizia.
Nasceranno nuovi mestieri e professioni, ma molti tramonteranno repentinamente se non definitivamente.
Attorno al desiderio di custodire i nostri cari si è sviluppato un tepore rassicurante e anche difficile ora da abbandonare a cuor leggero.
C’è una soluzione di continuità che si può creare fra il generico flusso mediatico spalmato sulle ventiquattr’ore e la fruizione più squisitamente informativa?
Senza un’informazione basata sui fatti e non manipolata,
la libertà d’opinione diventa una beffa crudele.
Hannah Arendt
Festa della mamma. Una ricerca dell’istituto Toniolo mostra come le differenze di genere presenti in Italia siano accentuate dalla pandemia: mansioni domestiche non retribuite, mancato equilibrio tra lavoro e vita familiare, difficoltà di accesso all’occupazione, discriminazioni. “Eppure le donne rimangono una risorsa essenziale, vanno valorizzate”
“Nel 1950 l’Europa si trovava in una situazione di crisi, fisicamente ed economicamente devastata dagli effetti della Seconda guerra mondiale, e sul piano politico alla ricerca di una via per impedire il ripetersi degli orrori della guerra. In questo periodo buio, il 9 maggio il ministro degli Esteri francese Robert Schuman presentò il suo piano inteso a permettere all’Europa di raggiungere questo obiettivo, proponendo la creazione di istituzioni comuni per far sì che la guerra diventasse non solo impensabile ma anche materialmente impossibile. Le sue parole hanno cambiato il corso della storia e hanno posto le basi su cui la sua generazione e le generazioni successive hanno costruito l’Unione europea che conosciamo oggi”.
“Sono qui a Schengen, la piccola cittadina in Lussemburgo, al confine con la Francia e la Germania, dove il Trattato di Schengen è stato firmato. E nel Giorno dell’Europa lancio un appello perché si torni agli ideali dei padri fondatori che diedero avvio all’intero processo di integrazione europea”.
Il 9 maggio ricorre il 70° anniversario della Dichiarazione Schuman, che fu alla base della creazione della Ceca e poi della Cee. Si trattava di ridare la pace al vecchio continente reduce da due guerre mondiali. L’idea di fondo, spiega lo storico Guido Formigoni, era che "nessuno Stato europeo poteva pensare, nel nuovo mondo dei giganti, di affermare da solo i propri interessi". Oggi le sfide sono altre, ma non meno complesse: occorre un'azione coraggiosa per rispondere alla crisi generata dal coronavirus. "Il sovranismo si accontenta di propaganda sul 'prima noialtri', sul fare a meno dell’Europa: ma in fondo a questa strada i cittadini rischiano la delusione". L'Ue deve essere capace di mobilitare "risorse straordinarie per rilanciare il sistema sociale ed economico europeo così duramente provato". E se il 9 maggio diventasse una festività anche in Italia? "Un’idea da studiare..."
Fondamentale che "si approvi urgentemente la proroga alla norma che permette ai medici convenzionati e di famiglia di poter accertare una condizione di rischio ai cittadini immunodepressi, colpiti da una patologia oncologica o sottoposti a cure salvavita"