La campagna chiede di chiudere ed evacuare i centri di detenzione e di promuovere i corridoi umanitari. Presi di mira gli account di Conte, Di Maio e Lamorgese. Oggi sit-in a Roma
Idee
“Ciò che è accaduto mi ha colpito e addolorato, e desidero far sentire la mia vicinanza ai cittadini, alle Istituzioni tutte e all’Arma dei Carabinieri in particolare”.
Pubblichiamo alcuni stralci dell’ampio saggio di Romano Prodi, economista, politico, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione europea, contenuto nel volume “Contagiati. Pensieri, comportamenti, prospettive oltre il coronavirus” curato dal giornalista del Sir Gianni Borsa. Prosegue con questo contributo una “riflessione a puntate” sulla fase pandemica che stiamo vivendo e le sue conseguenze, cercando idee e proposte per il futuro
L'Italia è uscita molto bene dal negoziato europeo sul Recovery Fund, tuttavia il quadro politico interno continua ad apparire fondamentalmente instabile.
In una società che al centro mette sostanzialmente l'individuo i social diventano una sorta di specchio nero dove rifugiarsi, elaborare le proprie frustrazioni e cercare riferimenti gratificanti.
I giovani si sentono chiamati in causa rispetto al proprio futuro e alla costruzione della casa comune, allo stesso tempo senza avere chiari i percorsi per raggiungere gli obiettivi.
Per farcela, servirà una classe dirigente all’altezza e un apparato pubblico che faccia da benzina e non da zavorra al Paese.
La riedizione di un libro di Bruni e Smerilli ci mette di fronte al problema di come superare un’economia non più a misura d’uomo.
Quali sono e quali saranno gli effetti della crisi Coronavirus? Spunti, ipotesi e analisi nell'approfondimento settimanale del Giornale Radio Sociale, curato da Ivano Maiorella
Padre Francesco Occhetta traccia per il Sir un ritratto della politica ai tempi del Covid. “I cambiamenti nascono sempre dopo crisi politiche e sociali”, sostiene il gesuita, che nel suo ultimo volume individua nella categoria di “popolo”, centrale in Papa Francesco, il principio per elaborare un nuovo paradigma
Mai come in questi mesi di lockdown migliaia di persone in Europa e nel mondo hanno dovuto lavorare, studiare, acquistare cibo, comunicare con le persone care utilizzando una connessione Internet...
Da un lato il successo del negoziato europeo che apre prospettive inedite e irripetibili per il nostro Paese e per tutta l'Unione. Dall'altro i dati drammatici sull'occupazione – flagellata dagli effetti della pandemia – che l'Istat continua a snocciolare nell'assolvimento del suo compito istituzionale. Oggi la politica italiana si trova all'interno di questi due poli ed è chiamata a dare risposte all'altezza della sfida. Intanto, internamente, in Parlamento incombono votazioni importanti.
Erano tanti ad Istanbul, e non solo occasionali fedeli, alla preghiera del venerdì nella basilica di Hagia Sophia. Tra loro capi di stato invitati dal Presidente turco, per partecipare ad un atto da più parti letto come una rottura della impostazione laica della Turchia. Non si sono fatte attendere, poi, prese di posizione e tanti appelli tutti con un denominatore comune: Santa Sofia è patrimonio dell’intera umanità che non può essere oggetto di appropriazione e uso particolare per le note vicende storiche che nei secoli l’hanno vista simbolo del Bosforo, oggetto di lustro e finanche di scambio tra interessi differenti e contrapposti. Ma è davvero così che va letta l’intera vicenda?
Procede a marce forzate in Commissione Giustizia alla Camera l’esame del disegno di legge Zan in materia di contrasto all’omotransfobia che approderà in Aula il 27 luglio. Luciano Eusebi, docente di diritto penale all’Università Cattolica, mette in guardia dai rischi di norme penali che intervengano per specifiche categorie di persone offese o per accreditare socialmente determinati stili di vita
“Solo qualche mese fa la creazione di un fondo con le caratteristiche del Recovery fund era considerata utopistica. Ma la crisi generata dalla pandemia ha obbligato i leader europei a rivedere priorità e politiche ritenute immodificabili”, così padre Giuseppe Riggio sj, direttore di “Aggiornamenti Sociali”, commentando l’accordo raggiunto a Bruxelles dopo 92 ore di negoziati. Le posizioni dei 27 Paesi dell’Unione Europea hanno trovato un punto comune di compromesso su cui si è siglata l’intesa finale che, spiega p. Riggio, porterà benefici anche all’Italia e non solo nei più di 200 miliardi dal Recovery fund (81,4 di sussidi e 127,4 di prestiti): “Ma anche in termini di innovazione e di superamento di modelli che in vari settori, dalla sanità all’organizzazione del lavoro, la pandemia ha impietosamente mostrato come insufficienti e insostenibili”