Claudio Fiore, nipote di Paolo Borsellino e figlio di Rita Borsellino, aveva 22 anni il 19 luglio 1992, giorno dell’attentato in cui persero la vita, proprio sotto casa sua in via D’Amelio, lo zio Paolo e i cinque agenti della scorta. Fiore vive nella campagna di San Miniato in provincia di Pisa: in questa intervista a Toscana Oggi ricorda quei giorni e ci regala un ritratto a tutto tondo dello zio
Idee
Il 19 luglio del 1992 nella strage di via d'Amelio moriva il magistrato e gli agenti della sua scorta. Il fratello, Salvatore Borsellino: “Invece di fare tesoro di ciò che in questi trent’anni è successo, ci accorgiamo che la lotta alla mafia non fa più parte di nessun programma politico. Anzi, alcuni recenti provvedimenti legislativi fanno carta straccia degli insegnamenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Adesso basta con queste disonestà!”
Il vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali ha pubblicato, per le Edizioni Dehoniane Bologna, il volume dal titolo "L'illusione di un mondo interconnesso": "Non dobbiamo passare sotto silenzio la consapevolezza che la manipolazione del sapere, che avviene in Rete attraverso algoritmi, dissimula la mediazione, favorendo e alimentando continuamente l’idea del contatto diretto"
Diverse associazioni si appellano al presidente del Consiglio e alle forze politiche che lo hanno sostenuto: “Riteniamo che la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società non abbiano bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse. Ne pagheremmo tutti le conseguenze, soprattutto chi già è o sarà più colpito dal convergere, in una tempesta perfetta, di più crisi lontane dall'essere risolte”
Bisogna fare attenzione a non confondere la cronaca quotidiana delle tifoserie di partito con la consapevolezza delle dinamiche profonde che sono in atto da tempo.
La parola “ricerca” è stata quella più declinata da Eugenio Scalfari ed è sempre andata più in alto e più lontano della parola “dubbio”.
Questo momento “sospeso” è ricco di iniziative e di pensieri/proposte.
Il rapporto segnala che l’andamento della sensibilità è molto influenzata dalla pressione dei media e dalla presenza di movimenti di protesta.
Sarebbe bene lavorare un po’ sulla più grave carenza di questa generazione: l’autonomia (pratica e di pensiero).
Ogni volta che arriva una siccità ci accorgiamo che i nostri acquedotti sono dei veri e propri colabrodi, al Nord come al Sud.
Controllo e smania di perfezione: le due forme tipiche della più rarefatta e insidiosa delle tre concupiscenze, cioè la superbia della vita, l’inclinazione, la tendenza a dover controllare tutto e tutti per poter riempire quel vuoto di fondo che le altre due concupiscenze, più ingenue, propongono di riempire rispettivamente con i piaceri sensibili (nel caso della concupiscenza della carne) e con le conferme e gli applausi da parte degli altri (e questa è la concupiscenza degli occhi). Naturalmente la promessa di risoluzione, come per tutte le tentazioni, è vana
La portavoce Pallucchi: “Sia garantito al Paese un governo stabile e coeso, in un momento storico particolarmente difficile i cui effetti stanno gravando pesantemente sulla vita delle persone”
Il Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali fa proprio l’appello lanciato a livello nazionale da Next insieme a tante associazioni ed organizzazioni laiche e religiose, a favore di “un rapido avvio dei processi necessari a sostenere la nascita di Comunità energetiche rinnovabili”.
“Guardiamo con grande preoccupazione alla situazione politica che si sta determinando e che rischia di sovrapporsi ad una fase di crisi più generale che sta già incidendo in modo pesante sulla vita delle persone e delle famiglie”.
Con la ripresa inaspettata e forte della diffusione dei contagi da betacoronavirus Sars-Cov-2 dovuta alla sua variante Omicron 5, il rischio maggiore lo corrono i soggetti esposti al contagio il cui sistema di difesa dall’infezione virale non è ottimale a causa dell’età o di condizioni fisiche debilitanti o risulta addirittura deficitario dalla presenza di malattie pregresse o in corso. Per don Roberto Colombo, esperto genetista delle malattie ereditarie rare e già professore ordinario della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, serve da subito “l’assunzione di comportamenti profilattici più responsabili verso il bene della salute e della vita delle persone anziane, fisicamente compromesse e più vulnerabili al Covid”