L'autonomia rafforzata di alcune Regioni è il segnale di cui oggi ha bisogno un Paese attraversato da profonde fratture e strutturali disparità di trattamento?
Idee
Non è remoto il pericolo di incidenti in grado di far detonare lo scontro, laddove la Russia, per rifornire l’oblast via mare, attraversasse le acque territoriali altrui, in un Baltico sempre più lago atlantico.
Dall'eolico al gas metano, l'installazione degli impianti fa i conti con l'opposizione di gruppi diversi.
Forse la scuola che “fa schifo” – e in effetti si dibatte in un mare di problemi – in realtà ha aiutato a maturare consapevolezza.
C’è un pregiudizio che immagina una distanza tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione.
È un’alleanza di volti sconvolti che si pone direttamente di fronte ai media come un grido che scuote la coscienza professionale ancor prima di altre.
Quella pronunciata oggi dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è “una decisione dal forte impatto culturale che indica come le scelte del diritto, quando non hanno profonde radici nella società, prima o poi possono recidersi: è quanto avvenuto con il diritto costituzionale all’aborto che sembrava all’apparenza indiscutibile nella giurisprudenza costituzionale nordamericana ma che, evidentemente, non attingeva pienamente nell’humus umano e culturale di un popolo.
“Un segnale molto forte arriva da oltreoceano, un segnale che qualcosa inizia a cambiare, che la politica inizia a riconoscere il concepito come essere umano, come uno di noi. L’aborto non è un diritto”: così la presidente del Movimento per la vita italiano (Mpv), Marina Casini, commenta la notizia che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America venerdì ha ribaltato, con 6 voti a favore e 3 contrari, la storica sentenza Roe v. Wade, che nel 1973 aveva stabilito il diritto costituzionale all’aborto in Usa.
La necessità di “ricordare al mondo le ragioni della pace”. E poi ancora quelle dell’umanità, della difesa dei diritti, del bene comune. Ad un mese dalla diffusione dall’Arsenale della pace di Torino della lettera-appello che Ernesto Olivero ha firmato insieme ai componenti della Fraternità del Sermig, i motivi per tornare su quel testo ci sono ancora tutti: la guerra Russia-Ucraina continua a seminare morti e dolori, il mondo sembra abbia quasi smarrito il senso del bene e del male, la necessità di strade di solidarietà ben tracciate è ancora più forte. Il Sir è andato a trovare Olivero proprio al Sermig per tornare su quella lettera e rilanciarne contenuti e ispirazioni
L’intervento dell’ex ministro Livia Turco al convegno promosso dalla Comunità di Capodarco. “Leggi e risorse da sole non bastano, resta ancora da costruire il terzo pilastro del welfare”. E ha aggiunto: “Il paradigma per costruire un welfare umano è la cura della vita. La parola democrazia deve essere nutrita della pratica del prendersi cura: un aspetto che non attiene solo al volontariato ma che richiede impegno e consapevolezza da parte della politica”
La Lituania non confina con la Russia, avendo il cuscinetto di Polonia, Lettonia e Bielorussia, se non per l’exclave di Kaliningrad, frammento di terra incastonato tra Lituania e Polonia e affacciato sul Baltico, regalato alla Russia dopo la II Guerra mondiale alla Conferenza di Potsdam. Proprio per quel fazzoletto, tra Vilnius e Mosca i toni si sono fatti duri. Ne abbiamo parlato con Vytautas Ališauskas, filosofo, già ambasciatore della Repubblica di Lituania presso la Santa Sede, oggi docente alla facoltà di filologia all’Università di Vilnius
Giornalista, per anni direttrice del quotidiano "La Croix", poi presidente delle Settimane sociali, Dominique Quinio riflette, con il Sir, sull'esito delle elezioni legislative in Francia. Preoccupano l'altissima astensione, la crescita delle forze estreme, l'indebolirsi di alcuni cardini della democrazia rappresentativa. E - sostiene - non sarà facile rilanciare un dialogo tra le forze presenti nell'Assemblée Nationale orientato al bene collettivo
La guerra fra Ucraina e Russia ha innescato un gioco del risiko pericolosissimo. Quanto ancora si possa tendere la corda è difficile capirlo. Con il Sir, Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, commenta le ultime mosse compiute dai due fronti. “Sono preoccupato – dice - da come si stia giocando sulla pelle degli ucraini. I russi sono gli aggressori, senza dubbio, ma alla fine occorre capire che pace è possibile”. E sulla pace, per l’esperto, l’unico leader politico che ha fatto discorsi di buon senso è Papa Francesco
Contagi in risalita: solo ieri 54mila nuovi casi per un totale di oltre 625mila positivi. Per Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive al Policlinico Gemelli, occorre incentivare terza e quarta dose di vaccini e intensificare l’utilizzo di antivirali e monoclonali. Probabile un nuovo vaccino bivalente in autunno. E su abolizione mascherine e (forse) quarantena afferma: “L’importante è che non siano decisioni irrevocabili”
Secondo un sondaggio Eurobarometro, quasi due terzi (65%) degli europei vede favorevolmente l’appartenenza all’Ue: si tratta del risultato più alto dal 2007. In Italia il 49% ha risposto di avere un’immagine positiva dell’appartenenza all’Unione, con un aumento di 5 punti rispetto al 2021