"Analogamente ai principali partner europei, per l'Italia si prevede una marcata contrazione del Pil nel 2020 (-8,9%) e una ripresa parziale nel 2021 (+4,0%). Lo rileva l'Istat nel rapporto sulle “Prospettive per l'economia italiana nel 2020-2021”
Fatti
Si è svolto grazie al progetto “Boxe contro l’assedio" del Ciss che con un crowdfunding ha aperto la prima palestra popolare con il ring dove le ragazze possono allenarsi
In Italia ci sono attualmente 761.230 positivi per Covid-19, con un decremento di 18.715 casi da ieri.
Un record: mai in passato vi sono state così tante persone in Svizzera che hanno abbandonato la Chiesa cattolica come nel 2019.
Sono oltre 62,5 milioni i casi confermati di Covid-19 con quasi 1,5 milioni di morti.
Un quartiere che diventa “casa”, comunità, luogo di aiuto reciproco e cura della vita. “La casa è il quartiere”. È l’espressione che ti ripetono tutti nelle “villas” di Buenos Aires, dopo duecento giorni praticamente ininterrotti di lockdown. Ce lo dice il vescovo di San Justo, mons. Eduardo García, il parroco di La Matanza, il cura villero padre Tano Angelotti, il medico Ricardo Paiva, che sempre a la Matanza ha aperto un ambulatorio con un servizio di ambulanza. Ce lo rivela, perfino, un originale programma televisivo tutto dedicato alle opere cui la “fantasia della carità” ha dato vita in questa immensa periferia. L’Argentina è stato il primo Paese dell’America Latina a chiudere tutto. È grazie alle parrocchie delle villas se i drammatici effetti sociali di questo lungo blocco - mancanza di lavoro, chiusura delle scuole, sovraffollamento nelle piccole e fatiscenti abitazioni, la presenza della criminalità e del narcotraffico - sono stati attutiti e non sono diventati devastanti
I dati del Rapporto di Libera e Lavialibera. Il numero di interdittive antimafia nei primi nove mesi dell’anno viaggia alla media di sei al giorno; usura in crescita del 6,5%, rischio liquidità per circa 100 mila imprese società di capitali e allarme per i cybercrimes, in aumento rispetto allo scorso anno
In alcune provincie dell’Argentina si muore ancora di Covid, ma forse il peggio è alle spalle. I morti sono stati inceneriti, come disponevano le autorità sanitarie. I vivi stanno ricucendo le molte ferite aperte: familiari, amici, vicini di casa scomparsi, attività economiche compromesse, il lavoro decurtato. La vita nella baraccopoli, che già era in equilibrio precario, è stata scompaginata da uno tsunami lungo sette mesi. La fragile economia delle villas miserias messa in ginocchio. Eppure c'è il segno di una solidarietà generosa, caparbia, contagiosa, che ha sfamato migliaia di persone tutti i giorni, ha realizzato rifugi per l’isolamento degli infetti, ha allestito ricoveri per chi era a rischio, ha disinfettato strade, cortili, piazze, giardini e scuole perché potessero giocarci i più piccoli con una certa sicurezza.
Ogni 17 secondi una persona muore nell’Unione europea a causa del Covid-19.
“Ho visto una voglia di reagire e di ripartire ammirevole e encomiabile”.
Le proposte di Legambiente per il nuovo piano rifiuti del Veneto per liberare l’economia circolare si riassumono in dodici punti. Prima di tutto: ridurre la produzione di rifiuti e “chi inquina paga”.
Emergenza freddo: è ripartito il Piano di accoglienza invernale per le persone senza fissa dimora all'interno del Comune di Padova: 181 posti letto disponibili e monitoraggio quotidiano per scongiurare focolai di Covid-19. La Caritas riapre casa Arcella con 50 posti. Non c'è nessuna parrocchia coinvolta nell’ospitalità perché le norme di sicurezza richiederebbero uno sforzo enorme.
In Italia ci sono attualmente 779.945 positivi per Covid-19, con un decremento di 8.526 casi da ieri.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro lo scorso mese di ottobre sono state il 21,1% in meno rispetto al 2019. 1.036 le denunce per esito mortale (+15,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Incremento influenzato dai decessi avvenuti a causa del Covid-19 che rappresentano circa un terzo di quelli denunciati da inizio anno
Nuovo rapporto di Unicef e International Telecommunication Union: stessa condizione anche per 759 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni. "Non possono competere nell'economia moderna e in caso di chiusura delle scuole non ricevono un'istruzione"