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L’esecutivo di Atene ha adottato nuove misure di sicurezza, come muri di 3 metri d’altezza, con l’obiettivo annunciato di evitare intrusioni dall’esterno, ma per chi ci lavora si tratta di provvedimenti che renderanno ancor più isolate le persone accolte. E la situazione non è diversa nei “campi modello”

Indagine di Senior Italia FederAnziani tra gli aderenti: su 464 intervistati solo 4 hanno dichiarato di non volersi vaccinare per paura o sfiducia e il 54% conosce una o più persone over60 che non lo faranno. Il 63,4% si sottopone abitualmente alla vaccinazione antinfluenzale stagionale. Messina: "Bisogna comunicare in modo ancora più efficace"

Era il 7 settembre 2013, quando Tokyo durante la 125ª sessione del Comitato olimpico internazionale, a Buenos Aires, superando Istanbul e Madrid, veniva designata come sede dei giochi olimpici 2020. “Voglio sconfiggere 15 anni di deflazione", dichiarava l’allora primo ministro Shinzo Abe che aggiungeva "abbiamo una grande occasione per far brillare Tokyo e il Giappone". I mass media, da parte loro, enfatizzavano il consistente e presunto impatto economico da 30 miliardi di dollari che l’evento avrebbe dovuto generare. Risorse vive per rilanciare il Giappone utili al superamento della crisi economica di cui era vittima il Paese

“La pandemia non ha sospeso, ma accelerato l’iter burocratico, grazie all’opera di semplificazione voluta dal commissario Legnini. I prossimi anni saranno decisivi per la rinascita dell’intero Appennino, beneficiando del nuovo clima imposto dal Covid, che si concentra sulla qualità e non solo sulla quantità. Giacché questa terra è sempre stata penalizzata dalla quantità degli abitanti, delle risorse economiche, delle opportunità sociali”.

Da quando le proteste sono cominciate si ritrovano online da Tampa, Orlando, e da altre città della Florida, ma anche da Atlanta in Georgia e da New York; ogni sera alle nove. Pregano per Cuba, pregano per la loro terra e per gli amici e i parenti scesi in piazza a protestare per la fame, per la sete di libertà, per quel mondo che internet ha avuto la capacità di mostrare diverso dalla narrativa del governo. Maria è economista, ma prima di tutto è una cattolica che quattro anni fa, grazie al lavoro del marito è arrivata negli Stati Uniti e ci è rimasta. È lei l’anima della preghiera notturna dei cubani-statunitensi che accompagnano a distanza quanto si vive sull’isola

Chi si trovasse a passare per il Libano di questi tempi non potrebbe non manifestare non poche perplessità a proposito di una società che appare contradditoria, in ogni caso unica al mondo. Che Giovanni Paolo II l’abbia chiamato con un’espressione che sapeva di profezia “un messaggio”, sembra più che mai una realtà. Il Libano è un messaggio, più che uno Stato. Un messaggio, più che un popolo (di 18 comunità religiose). Un messaggio più che un sistema economico efficiente. Ma un messaggio fondamentale, come hanno sottolineato il primo luglio le massime autorità cristiane libanesi riunite a Roma da papa Francesco, perché il Libano è il solo Paese mediorientale con una minoranza cristiana solida, in un Paese irriducibilmente di minoranze.