Appello dell'organizzazione: la Farnesina apra corridoi umanitari. Parla un abitante di Jalalabad, capoluogo della provincia orientale di Nangarhar caduto nelle mani delle milizie estremiste
Fatti
“L'instabilità della situazione comporterà la sospensione di tutte le attività, mentre crescono i timori per la possibilità di mantenere una presenza anche per il futuro, oltreché per la sicurezza dei pochi Afghani di confessione cristiana”
Il Fronte per i diritti umani e civili, la coalizione che ha promosso le proteste di massa a favore della democrazia a Hong Kong nel 2019, ha annunciato il suo autoscioglimento. La notizia – denunciata anche da Amnesty International – segue di pochi giorni la decisione presa dal più grande sindacato degli insegnanti, la Hong Kong Professional Teachers’ Union, di auto-sciogliersi. “Da quando è entrata in vigore le legge sulla sicurezza nazionale, e cioè un anno fa, la situazione è pesante”, commenta il missionario del Pime, padre Renzo Milanese. “Gli arresti si susseguono ogni giorno. A Hong Kong, si continua a vivere e a lavorare come sempre ma è tutta un’apparenza”
La Caritas locale si attiva dopo il violento sisma che ha colpito il Paese. “Uno shock terribile, sono rasi al suolo scuole, ospedali e chiese". Difficili i soccorsi. Il tutto mentre il paese vive da mesi una grave crisi politica
Il Coordinamento Donne ricorda che secondo la classifica Eurostat appena pubblicata le madri italiane sono le più penalizzate di tutta Europa. "Triste primato, servono incentivi"
Gravi danni, feriti e vittime sono segnalati dopo il sisma di magnitudo 7,2. Il direttore generale Unicef: “Sconvolte innumerevoli vite, stiamo lavorando per la ripresa dei servizi essenziali: servono assistenza sanitaria e acqua pulita"
Colombo e Scalettari: “Confidiamo che questo appello venga accolto senza indugi e senza rimpalli. Ci commuoviamo per le vittime delle violenze in Afganistan, non giriamoci dall’altra parte quando le persone fuggono da guerre e fame”
L'Unicef: “Migliaia di famiglie sfollate in Afghanistan, altissimo rischio anche di separazioni". Save the Children: "Popolazione senza cibo e acqua, vicina un'epidemia". Emergency: "Il nostro ospedale è al completo”
“La sicurezza dei cittadini Ue, del personale e delle loro famiglie è prioritaria nel breve termine”. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, sta seguendo, “in stretto contatto con Josep Borrell”, Alto rappresentante Ue per la politica estera, i tragici sviluppi della situazione in Afghanistan.
Caritas italiana, impegnata in Afghanistan fin dagli anni Novanta, ha deciso di “sospendere tutte le attività” a causa dell’instabilità della situazione, “mentre crescono i timori per la possibilità di mantenere una presenza anche per il futuro, oltreché per la sicurezza dei pochi afghani di confessione cristiana”.
Si fa di ora in ora sempre più tragico il bilancio del terremoto che sabato ha colpito Haiti, in particolare il Sud-Ovest del Paese, soprattutto le province del Sud, Grand’Anse e Nippe.
Continua l'avanzata talebana in Afghanistan, giunta ormai alle porte di Kabul. Ne abbiamo parlato con Claudio Bertolotti, uno dei massimi esperti di questioni afgane
Il presidente della Casa della carità, a lungo amico del fondatore di Emergency, ne ricorda la "passione per la vita", l'estrema professionalità nel servizio agli ultimi, la capacità concreta di aiutare chi fosse nel bisogno. "Gino ha speso la vita per gli altri" e ai giovani lascia una testimonianza di impegno e di denuncia delle ingiustizie
Negli Stati Uniti la Food and drug administration, l’agenzia del farmaco, ha da poco autorizzato la terza dose di vaccino anti Covid-19 per gli immunodepressi. In Europa e in Italia non c’è ancora una direzione analoga ma il dibattito è aperto. Secondo Roberto Cauda, responsabile dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli di Roma, sarà l’osservazione e l’andamento della pandemia a dirci cosa fare
Amico di gente come De Andrè, Umberto Eco, Noam Chomsky, è stato un protagonista del tempo, non della tribù dei chiacchierini, dei sorrisini a 360 gradi o delle parolacce fino a non respirare più, ma quello coraggioso del rischio di sparire senza lasciare traccia, se non nel cuore e nella memoria, andando a curare un bambino dall’altra parte del mondo, magari con quel governo che non ti vuole far entrare, o ti chiede soldi per farlo