Chiesa nel mondo

“L’attuale massiccia presenza di opere salesiane nella città e nella provincia di Buenos Aires si può paragonare alla medesima quantità di opere dei figli di Don Bosco a Torino e in Piemonte, terra in cui il carisma salesiano è nato”. Lo afferma Giampietro Pettenon, presidente di Missioni Don Bosco, in questi giorni in Argentina per portare aiuto ai missionari.

Nel Sud America, il continente "più cattolico del mondo", lo stato dell'Uruguay conta solo il 2% di praticanti. Una situazione imputabile a motivi storici e politici ben precisi, che però fa sì che la Chiesa locale si percepisca in un continuo "stato di missione" e si adoperi per arrivare a tutti, in particolare ai giovani, invitando a vivere la gioia della fede e la speranza in Cristo. Sullo sfondo, la fiduciosa attesa di una visita del Papa

Il rilancio del territorio è particolarmente a cuore dell'arcivescovo Felice Accrocca, che ha avviato, a tal fine, un dialogo con le parti sociali. Ne è nato un documento nel qual si indicano alcune priorità: valorizzazione del patrimonio inespresso del Sannio, centralità dell'agroalimentare, il bisogno di infrastrutture, la leva strategica della formazione, progetti per l'occupazione giovanile

Da Baghdad il card. Louis Raphael Sako, patriarca di Babilonia dei caldei parla al Sir del viaggio di Papa Francesco in Iraq "probabilmente nella primavera del 2020", ed esprime l'auspicio che il Papa e il capo sciita Al Sistani possano firmare "a Najaf" il documento sulla fratellanza umana già siglato ad Abu Dhabi dal leader sunnita Al Tayyeb. La visita potrebbe essere arricchita anche da una preghiera interreligiosa ad Ur dei caldei e dall'incontro con gli sfollati della Piana di Ninive a Erbil. Il Papa verrà come "un nuovo Ezechiele per aprirci la porta verso un futuro di pace"

“Si sono concluse alle ore 11.15 le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi. Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie. L’accurata ispezione sulla tomba della Principessa Sophie von Hohenlohe ha riportato alla luce un ampio vano sotterraneo di circa 4 metri per 3,70, completamente vuoto. Successivamente si sono svolte le operazioni di apertura della seconda tomba-sarcofago, quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Al suo interno non sono stati rinvenuti resti umani. I familiari delle due Principesse sono stati informati dell’esito delle ricerche”.

“È la fine del suo calvario” reagisce così il vescovo Bernard Ginoux di Montauban pochi minuti dopo la notizia della morte di Vincent Lambert, stamane presso il Centro ospedaliero di Reims, dopo dieci giorni in cui Lambert è stato lasciato senza cibo e senza acqua. “Questa morte è scandalosa perché non riconosce la vita che esiste” dice il vescovo che ha alle spalle una lunga esperienza di cappellano ospedaliero: “Vincent Lambert viveva, aveva un’esistenza reale sostenuta da nutrimento e idratazione, come tutti. Non si sarebbe dovuto arrivare là”