Chiesa nel mondo

Hanno sorpreso le dichiarazioni del Rav. Riccardo Di Segni sull’apertura degli archivi vaticani dedicati al pontificato di Pio XII. Lo storico Matteo Luigi Napolitano chiede: “Nei dibattiti a cui ho partecipato, insieme agli amici studiosi ebrei, si è sempre parlato dell’importanza dell’apertura degli archivi vaticani. Quindi a che pro, chiedere sempre e continuamente la loro apertura, se poi alla fine il giudizio sarebbe rimasto invariato, immutabile?”

“La Conferenza episcopale lombarda, fermo restando la volontà di continuare a collaborare con le istituzioni, chiede alla Regione Lombardia – così come già possibile per matrimoni e funerali – di considerare la partecipazione alle Messe feriali dei cittadini cattolici lombardi, che a differenza delle celebrazioni festive non costituiscono una forma di assembramento”. 

Il 2 marzo si aprono agli studiosi gli archivi vaticani che conservano le carte del lungo pontificato di Pio XII. Quelle per le quali l’interesse è rovente riguardano la seconda guerra mondiale e, in particolare, i tragici mesi dell’occupazione nazista di Roma (settembre 1943 – giugno 1944) e, nello specifico, i documenti che abbiano a che fare con la posizione di Pacelli di fronte all’immane tragedia della Shoah. Ma moltissimi dei documenti di quel periodo sono già pubblici

(Milano) “Benedico il tempo di Quaresima perché la liturgia ci propone di andare verso la Settimana Autentica per entrare nel mistero della Pasqua del Signore. Invito tutti a concentrarsi sull’essenziale, chiedendo la grazia che i sentimenti e il pensiero di Cristo ispirino il nostro sentire e il nostro pensare”. Lo scrive mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, nella lettera rivolta alla diocesi in occasione dell’inizio della Quaresima ambrosiana, intitolata “Umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce” (Fil 2,8).