Chiesa nel mondo

Quello che salva dall'angoscia è l'orizzonte della speranza. Meglio se coltivato in famiglia nutrendosi di spiritualità, preghiera e perdono reciproco. Ne è convinto il presidente degli psichiatri cattolici, secondo il quale non bisogna avere paura di litigare e la preghiera in famiglia è una  fonte di rassicurazione e di sostegno reciproco che accompagna e rafforza la riconciliazione

Pregando in solitaria sul sagrato della basilica di San Pietro, in una piazza vuota e bagnata dalla pioggia, il Papa compie un atto di affidamento a Maria, in tempi di coronavirus. "Benedici il mondo, dona saluta ai corpi e conforto ai cuori, non lasciarci in balia della tempesta". “Le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri e infermiere, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo”. Al termine, la Benedizione Urbi et Orbi, con la possibilità di ricevere l'indulgenza plenaria

Il reportage da un terra turistica e operosa, che è stata fortemente logorata dalla crisi economica prima e dal sisma del 2016 poi. I numeri del coronavirus destano forte preoccupazione: troppi i casi di contagio in rapporto agli abitanti. Non si arresta però quello spirito di determinazione che ha sempre caratterizzato queste zone, a partire dalle “voci” di chi, in queste settimane, affronta l'emergenza in prima linea

Per il parroco di Caivano, "quando stasera il Santo Padre si affaccerà sul sagrato della basilica di San Pietro", con la piazza vuota per elevare a Dio una supplica, in un periodo particolare, "dove il mondo è in ginocchio per la pandemia", e "vivere con fede e speranza questo tempo di sofferenza e paura", "quella piazza sarà strapiena, forse più piena di quando Giovanni Paolo II teneva a San Pietro i momenti più importanti del suo pontificato". Il sacerdote ricorda: "Nel Vangelo dell’Annunciazione, l’Angelo prima di andare via da Maria le ricorda che a Dio nulla è impossibile. Noi continuiamo a pregare" e lo "facciamo insieme con il Papa. Abbiamo bisogno di lui e dei nostri vescovi"

“Le celebrazioni delle Comunità greco-ortodossa, latina, armena continueranno regolarmente, anche se per motivi di sicurezza e allo scopo di evitare il rischio di diffusione dell’infezione Covid-19, il numero dei partecipanti alle celebrazioni sarà limitata a poche persone e la basilica sarà accessibile solo durante le liturgie”.

Come in tutta Italia, al santuario non si celebrano Messe, ma la comunione è mantenuta grazie alle possibilità della rete; ogni giorno infatti, grazie a canale YouTube “Santa Casa Loreto” e a Telepace  tutti possono collegarsi alla celebrazione in Santa Casa delle 7,30 del mattino. Mons. Fabio Dal Cin commenta: "Noi celebriamo sempre per il nostro popolo e per il mondo intero"

Da Nord a Sud tantissime diocesi e Caritas diocesane stanno mettendo a disposizione strutture religiose, seminari, appartamenti per ospitare medici e infermieri, persone senza dimora, ex detenuti per dare un contributo per l'emergenza socio-sanitaria in corso. Ma per i volontari è difficile operare nel modo tradizionale. L'intervista a don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana.

Dedicata al 25° anniversario dell'Evangelium vitae l'udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata. "La difesa della vita per la Chiesa non è un'ideologia", ribadisce il Papa, che esorta a rilanciare questo insegnamento "nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l'economia mondiale". Appello a partecipare al momento di preghiera del 27 marzo. Alle 12 di oggi il Padre Nostro con tutti i capi delle Chiese cristiane.