Chiesa nel mondo

L’Europa va salvata perché è un patrimonio che “non può e non deve sciogliersi”. Dialogo e ascolto “a partire dalla propria identità” e dai valori umani e cristiani sono l’antidoto contro sovranismi e populismi e il motore per “un processo di rilancio”, “che vada avanti senza interruzioni”. Parte dalla situazione attuale dell’Unione europea l’intervista rilasciata da Papa Francesco a Domenico Agasso, vaticanista del quotidiano “La Stampa” e coordinatore di “Vatican Insider” e rilanciata da Vatican news, nella quale affronta temi come l’immigrazione, il cambiamento climatico e il prossimo Sinodo sull’Amazzonia.

Ha raccolto oltre 9mila firme in pochi giorni, la lettera di condanna del Nazionalismo cristiano, promossa dal Comitato battista per la libertà religiosa e sottoscritta da leader religiosi appartenenti a diverse denominazioni cristiane: dai luterani, agli episcopaliani, ai presbiteriani al network cattolico per la dottrina sociale.

L'imbarcazione viaggia lungo il grande fiume per prestare servizi sanitario alle popolazioni rivierasche e della foresta amazzonica, soprattutto gli indigeni e le persone più vulnerabili. E in questa prima metà di agosto, a prestare la propria opera, ci sono anche cinque medici italiani, appartenenti alla Onlus “Mattoni di gioia”, che da tempo opera in Brasile, soprattutto nella zona di Salvador de Bahia. Con loro è entrato in Brasile anche un ecografo donato da Papa Francesco

L’8 agosto 1959 don Luigi Sturzo si spense a Roma, nella casa delle Suore Canossiane, in Via Don Orione 11. Di fronte alla casa, in via Don Orione 8, c’era l’entrata dell’Istituto San Filippo e della grande parrocchia di Ognissanti nel quartiere Appio. I sacerdoti orionini godettero del benefico contatto con quest’uomo di grande valore religioso e civile.

In occasione del 160° anniversario della morte del santo Curato d'Ars (4 agosto 1859), proposto da Pio XI come patrono di tutti i parroci del mondo, il Pontefice ha indirizzato una lettera ai "fratelli presbiteri" per esprimere incoraggiamento e vicinanza a coloro che "senza fare rumore” lasciano tutto per impegnarsi nella vita quotidiana delle comunità; a quelli che, lavorano in “trincea”; a quelli che ogni giorno ci mettono la faccia senza darsi troppa importanza, “affinché il popolo di Dio sia curato e accompagnato"

Sono partiti la notte scorsa dalla chiesa di S. Pio da Pietrelcina di Castel del Piano (Perugia), hanno dai 15 ai 30 anni e insieme raggiungeranno il prossimo 9 agosto Santiago de Compostela attraverso il “Cammino inglese”. Il pellegrinaggio, organizzato dalla Pastorale diocesana giovanile insieme al Coordinamento oratori perugini e incoraggiato dal card. Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, vedrà i giovani impegnati a percorrere a piedi un percorso di 124 chilometri, da Ferrol sull’Atlantico a Santiago. 

“Questo giorno, così intenso e doloroso, aiuta ognuno di noi e tutta la nostra città a ritrovare se stessi. Non si attenua, con l’inesorabile passare degli anni, l’orrore per l’accaduto ma anche la forza di solidarietà che suscita. Avviene sempre così nei momenti importanti (e dovremmo imparare a non aspettare le emergenze per cercare l’unità di intenti e mettere da parte quello che divide), perché in essi capiamo che non c’è tempo da perdere, smettiamo di accusarci in un clima di competizione che perde di vista il vero nemico, ricordiamo che siamo tutti abitanti della stessa casa, esposti agli stessi problemi, fratelli che abbiamo in realtà bisogno di tutti”.