Chiesa nel mondo

“La durezza delle misure che si sono dovute adottare per fronteggiare l’emergenza sanitaria – unita al laicismo e alla secolarizzazione nelle nostre società – ha condotto in non pochi casi a mettere in dubbio il servizio della Chiesa come essenziale e a non rispettare la libertà di religione e di culto, accantonando o dimenticando il ruolo chiave della religione nelle società europee”.

Don Gaetano Compri, missionario salesiano, allievo del Venerabile Cimatti, racconta i suoi anni di missione in Giappone: “Ho imparato da don Cimatti che per evangelizzare il Giappone occorre amarlo, viverlo e capirlo”. Dalla sua esperienza, anche una chiave di lettura sul coronavirus: "un tempo per riflettere e tornare a Dio"

“La pandemia non dovrebbe essere una scusa per far morire gli esseri umani nel mar Mediterraneo”: il monito arriva oggi dal segretario generale della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), Barrios Prieto, che invoca “un meccanismo di solidarietà concordato tra gli Stati membri dell’Ue”, per rispondere alle situazioni di emergenza dei migranti in mare. 

Parlano i responsabili di due Fondazioni che accolgono nelle loro residenze anziani e disabili , in queste settimane al centro delle indagini della Procura di Milano. "Di fronte all'emergenza ci siamo trovati soli, con poche risorse e strumenti, tuttavia non ci siamo mai tirati indietro nel proteggere e curare i nostri ospiti". "Anche i nostri medici e infermieri sono eroi. Vorremmo si parlasse delle persone fragili che abbiamo salvato e continuiamo a salvare"

Un appello all’Unione europea perché in questi tempi difficili sappia mostrare “piena empatia e piena solidarietà” ai Paesi più colpiti dall’epidemia da coronavirus Covid-19. A lanciarlo è il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Comece, la Commissione degli episcopati dell’Unione europea, a poche ore dall’inizio del Consiglio europeo. 

“Forse non abbiamo ancora capito la lezione che dovremmo apprendere dal Coronavirus: se continuiamo a pensare solo a noi, a vedere le cose solo secondo la nostra prospettiva e a prendere provvedimenti esclusivamente per la nostra sicurezza – ad esempio chiudere i porti ai migranti – non ne usciremo mai. La soluzione non è proteggere solo noi ma occuparci di tutti”: sono le parole di don Carmelo la Magra, parroco di Lampedusa, che descrive oggi al Sir la situazione nell’isola, anche rispetto ai recenti sbarchi in autonomia. L’ultimo di pochi giorni fa, con 32 migranti avvistati dalla guardia costiera in acque italiane e fatti sbarcare al Molo Favaloro. Siccome a Lampedusa non ci sono strutture per la quarantena e l’hotspot è già al completo con 116 persone, le persone “hanno dovuto trascorrere mezza giornata e poi una notte all’addiaccio e al freddo sul molo in attesa della nave ma non è certo la scelta migliore”, afferma il parroco. 

Mistero su tutto: sullo stato di salute del leader nordcoreano Kim Jong-un che non compare in pubblico dall’11 aprile e pare abbia subito un intervento cardiovascolare per problemi di obesità, il troppo fumo e l’eccesso di lavoro. Ma anche sulla lettera inviata al presidente Usa Donald Trump. Una cosa però è certa. La Chiesa cattolica sudcoreana ha proposto alla Corea del Nord di essere disponibile a collaborare per la lotta contro il Coronavirus.