“Provo un sentimento di gratitudine nei confronti del Santo Padre perché conoscendo bene il lavoro che stanno svolgendo tanti sacerdoti e cappellani ospedalieri in tutti gli ospedali d’Italia, sono certo che si sentiranno confortati da queste parole”.
Chiesa nel mondo
“Più che soffiare sulla paura, più che attardarci sui distinguo, più che puntare i riflettori sulle limitazioni e sui divieti del Decreto, la Chiesa tutta sente una responsabilità enorme di prossimità al Paese”.
“Preghiamo il Signore anche per i nostri sacerdoti, perché abbiano il coraggio di uscire e andare dagli ammalati, portando la forza della Parola di Dio e l’Eucarestia e accompagnare gli operatori sanitari, i volontari, in questo lavoro che stanno facendo”.
“La sofferenza e la morte che, come in altri parti d’Italia, state vivendo a causa del virus è per me motivo di preghiera e vicinanza umana. È anche la ragione della speranza cristiana: anche in questi momenti Dio ci sta parlando. Spetta all’uomo saper cogliere, dentro a questa voce, una guida per continuare a costruire, quaggiù, un pezzettino del Regno di Dio”.
“In questi giorni, offrirò la Messa per gli ammalati di questa epidemia di Coronavirus, per i medici, gli infermieri, i volontari che aiutano tanto, i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi”.
“L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”.
Anche oggi il Signore chiama “alcuni a stargli vicino”; essere testimoni “è un dono che non abbiamo meritato”, dice Francesco.
Alla vigilia della festa della donna, una rassegna sulla "questione femminile" così come è stata declinata da Papa Francesco in questi primi sette anni di pontificato
“Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli”.
Sono giorni di “clausura” per don Mario, parroco del duomo di Bolzano, e per il cappellano Timothy Meehan. La presenza a un corso prematrimoniale di un giovane risultato successivamente positivo al test del coronavirus, obbliga il sacerdote a non avere contatti con la gente. Tempo per la preghiera e il silenzio, ma anche la necessità di “organizzare a distanza” le funzioni religiose. Confida: “Questa situazione mi ha portato a pensare alle persone che in molte situazioni si trovano a vivere la solitudine”
Il 2 marzo la condanna a 30 anni di carcere di Angelo Lavarra per avere ucciso la moglie in un piccolo paese in provincia di Vicenza. Vittime invisibili, due sorelline adolescenti rimaste orfane delle quali si prende cura nei primi mesi tutta la comunità, fino a quando non vengono affidate alla zia. Un buon esempio di collaborazione tra istituzioni locali, società civile e parrocchia, dice al Sir don Fabio Balzarin. Il Comune avvia uno Sportello donna intitolandolo alla mamma uccisa
Il ministero palestinese della Salute ha disposto la chiusura, per il coronavirus, di tutte le chiese e le moschee per i prossimi 14 giorni nel governatorato di Betlemme e Gerico, compresa la Basilica della Natività. Intervista al Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton
“Guardo con occhi attenti, oppure come quando sfoglio velocemente le migliaia di foto nel mio cellulare o i profili social? Quante volte oggi ci capita di essere testimoni oculari di tanti eventi, senza però mai viverli in presa diretta!”.
“Buon cammino, buona Quaresima. Camminiamo uniti, viviamo anche questa situazione come occasione”: mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, si rivolge questa mattina, mediante un videomessaggio, a sacerdoti, religiosi e religiose e diaconi permanenti dell’arcidiocesi ambrosiana.
La Cei chiede che, durante la settimana, non ci sia la celebrazione delle Sante Messe nelle zone dove sono confermate le misure restrittive emanate lo scorso 1 marzo.