Terza domenica di Quaresima; il Vangelo ci parla della sete fisica e spirituale, di un pozzo, una donna, e di un incontro.
Chiesa nel mondo
“Questo pomeriggio, poco dopo le 16, Papa Francesco ha lasciato il Vaticano in forma privata e si è recato in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera alla Vergine, Salus populi Romani, la cui icona è lì custodita e venerata”.
“Relativamente alle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa, posso precisare che sono tutte confermate”.
Papa Francesco ha donato 100mila dollari americani come gesto di solidarietà con le famiglie e le persone più svantaggiate di Hong Kong colpite dall’epidemia Covid-19.
“Il cristiano – ogni battezzato – non è più un mendicante di felicità; un affamato che va in giro frugando nei rifiuti. Egli stesso è un pozzo, una sorgente inesauribile di Vita. Dio ha messo in ciascuno dei suoi figli tutto quello che serve per vivere e amarlo”.
“Questa domenica di Quaresima tutti insieme preghiamo per gli ammalati, per le persone che soffrono. E oggi vorrei fare con tutti voi una preghiera speciale per le persone che con il loro lavoro garantiscono il funzionamento della società: i lavoratori delle farmacie, dei supermercati, del trasporto, i poliziotti. Preghiamo per tutti coloro che stanno lavorando perché in questo momento la vita sociale, la vita della città, possa andare avanti”.
Il suo sorriso era proverbiale ed era la strada per una capacità non comune di stemperare le tensioni e favorire il dialogo; i suoi editoriali erano sempre scritti con l’arguzia che solo i sempre più rari maestri del giornalismo hanno saputo avere. Durante il suo mandato aveva voluto incontrare il maggior numero di redazioni nei luoghi dove esse operano per sottolineare quel rapporto col territorio che è elemento costitutivo delle testate diocesane sin dalla loro fondazione
Nello sguardo di don Vincenzo abbiamo davvero conosciuto lo sguardo della misericordia del Padre, uno sguardo che non condanna ma sa solo aprirsi a un amore infinito. È quello sguardo sacerdotale che, come quello di Cristo, condanna il male, senza rinunciare mai ad amare i peccatori
“In questi giorni difficili ci sentiamo tutti impegnati ad esprimere vicinanza agli ammalati e a quanti con grande generosità se ne prendono cura, alle famiglie che si trovano nel disagio e a coloro che in vario modo cercano di offrire un aiuto. Trovo doveroso però rivolgere un pensiero particolare a voi, sacerdoti, per la bella testimonianza che state offrendo ai fedeli delle nostre parrocchie e a tutte le persone che guardano alla Chiesa. State davvero esprimendo il volto bello della Chiesa amica, che si prende cura del prossimo”.
“Preghiamo per le famiglie perché non perdano la pace in questo momento e riescano a portare avanti tutta la famiglia con fortezza e gioia”.
Quando riusciremo dalla nostra quarantena quaresimale, forse ci approcceremo all’altro con più circospezione; prendiamo sul serio la lezione della vita, e facciamo in modo che l’esitazione divenga delicatezza, e che il nostro accesso al corpo dell’altro, con un contatto che deve dire solo fraternità, non sia mai più banalizzato
È morto questa notte a Cremona mons. Vincenzo Rini, già presidente della Federazione italiana settimanali cattolici dal 1999 al 2004 e direttore del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”.
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana, per sostenere le Caritas diocesane nella loro azione di supporto alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus, ha deliberato lo stanziamento di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica.
“La Chiesa c’è, è presente. A partire dai suoi Pastori – Vescovi e sacerdoti – condivide le preoccupazioni e le sofferenze di tutta la popolazione. È vicina nella preghiera: l’appuntamento con il Rosario in famiglia promosso per il giorno di San Giuseppe è solo un esempio di una preghiera che si eleva continua”.
"Sinodalità" e "prossimità", come ispirazione per la nuova evangelizzazione. Sono le parole scelte da padre Federico Lombardi nel tracciare al Sir un bilancio del settimo anniversario dell'elezione di Papa Francesco al soglio di Pietro, avvenuta il 13 marzo 2013. Un anniversario segnato da un evento, come l'emergenza sanitaria in atto per il Coronavirus Covid 19, che ha rivoluzionato l'agenda papale. Segno di "solidarietà, collaborazione e rispetto" delle indicazioni fornite dalle autorità competenti, ma anche di "preoccupazione e sostegno a ciò che la gente vive e alle conseguenze che l'emergenza sanitaria in atto sta avendo sulla sua vita, sui comportamenti, sulle attività educative ed economiche"