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Si svolge venerdì 16 luglio, a Trento, la cerimonia per il conferimento della laurea a titolo d’onore ad Antonio Megalizzi, il giovane giornalista europeista rimasto vittima dell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre 2018. Saranno presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e David Sassoli. Il settimanale “Vita trentina” ha sentito in proposito il presidente del Parlamento europeo. Il Sir rilancia l’intervista

Un anno è trascorso da quel 15 luglio 2020. E sono davvero pochi, dovuti essenzialmente alla caparbietà di fonti indipendenti, di coraggiosi giornalisti e attivisti, di qualche politico d’opposizione, i passi in avanti sulla morte (probabilmente sull’uccisione) di Mario Paciolla, il cooperante di 33 anni, originario di Napoli, che lavorava per le Nazioni unite, nell’ambito del Programma per lo sviluppo, per l’implementazione del processo di pace in una delle aree storicamente più calde del Paese, San Vicente del Caguán, nel dipartimento sud-orientale del Caquetá. Un anno dopo, dunque, pur senza certezze, molti elementi fanno sempre più pensare che la sua morte sia stata voluta, come tante in questo Paese insanguinato, dai “signori della guerra”. Per la prima volta la Conferenza episcopale colombiana, attraverso il direttore del segretariato di Pastorale sociale e Caritas, mons. Héctor Henao, contattato dal Sir, prende posizione sulla vicenda, pur senza entrare sui temi delle inchieste in atto.

È la prima volta in 17 anni. L’azione è intrapresa dalle organizzazioni Front-lex, Progress Lawyers Network e Greek Helsinki Monitor, presso la Corte di Giustizia Europea. La causa è stata presentata da due richiedenti asilo: una donna e un minore. Ma la portata va al di là del singolo episodio, l’azione chiama in causa il ruolo dell’Agenzia e chiede la sospensione delle operazioni nell’Egeo

"Il 13 luglio del 2015 moriva di fatica Paola Clemente, una donna pugliese che lavorava nei campi, vittima dello sfruttamento".  Lo ricorda il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali durante la firma del Protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo: pratica inaccettabile che colpisce italiani e stranieri

L'accordo siglato al Viminale dai ministeri dell'Interno, dell'Agricoltura e del Lavoro assieme all'Anci, prevede l'istituzione di una Consulta composta da rappresentanti di ciascuna delle parti firmatarie. Partirà una mappatura dei Comuni per soluzioni alloggiative dignitose che superino la situazione dei cosiddetti "ghetti-dormitorio"

I dati di Ismu, che registra le rimesse degli immigrati verso i Paesi di origine nell’anno della pandemia. Nel 2020 le rimesse verso tutti i Paesi del mondo hanno raggiunto un totale di 2 miliardi e 197 milioni di euro, a fronte dei 2 miliardi e 269 milioni stimati nel 2019. Al primo posto i romeni con 507 milioni di euro (-7%, rispetto al 2019). Lombardia in controtendenza (+3,9%)

Secondo le prime ricostruzioni dell’assassinio di Michele Colosio, avvenuto domenica nella città messicana del Chiapas, lo Stato più meridionale del Messico, il volontario italiano, radiologo originario di Borgosatollo, in provincia di Brescia, domenica sarebbe stato colpito da alcuni colpi di pistola sparati da un uomo che è poi fuggito a bordo di una moto.

Nel violentissimo Messico anche i sacerdoti e hanno pagato e pagano un prezzo altissimo, con una trentina di morti a partire dal 2012, secondo l’accurata ricostruzione del Centro católico multimedial. L’uccisione, poi, è la punta d’iceberg di un contesto di attacchi, minacce, intimidazioni, assalti e profanazioni alle chiese. I diversi modi in cui questi e altri sacerdoti hanno perso la vita rivelano anche la complessità del problema