Afghanistan, Sereni: la Farnesina attiva per il sostegno delle donne sul campo
Stanziati 150 milioni, focus su Unfpa per il sostegno alle ragazze. Le parole della viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, nell'incontro in Farnesina dal titolo "Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo"
"A fronte dell'ulteriore deterioramento della situazione della sicurezza in Afghanistan, la Farnesina si è attivata per fornire assistenza alle cittadine più vulnerabili, fuori dal Paese e per quanto possibile anche entro i suoi confini. Sono state anche preposte delle linee guida che consentono alla rete consolare italiana di trattare in via prioritaria le richieste di visto presentate dalle cittadine afghane che hanno legami con l'Italia ed è stato anche firmato un protocollo di intesa per l'apertura di un corridoio umanitario dal Pakistan e l'Iran". La viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni, lo ha reso noto oggi nell'ambito di un incontro in Farnesina dal titolo "Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo".
Sul versante umanitario la viceministra ha ricordato che l'Italia ha già stanziato circa 150 milioni di euro per il sostegno alla popolazione afghana, "con un focus specifico sul Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, l'Unfpa, che si concentra in modo particolare sulla condizione della donna che già beneficia di un milione di euro stanziato dall'Italia per il finanziamento di progetti di accesso alla salute riproduttiva e sessuale e di contrasto alla violenza di genere nelle province della capitale Kabul e di Nangarhar".
Sereni ha inoltre comunicato che in Afghanistan "abbiamo conferme sul fatto che l'accesso umanitario viene consentito su larga scala anche mediante il lavoro delle operatrici". Nonostante questo, "sappiamo però che è in corso un'azione di generale limitazione dei diritti delle donne e di loro esclusione dai vertici delle amministrazioni e dai meccanismi di adozione delle decisioni".