Fatti

Rapporto Unicef: in almeno 84 paesi sono stati rilasciati migliaia di bambini da aprile 2020, quando l'organizzazione ha richiamato l'attenzione sul maggiore rischio di contrarre il virus e ha chiesto il rilascio immediato. Sono tornati in famiglia o in alternative adeguate. Nel mondo si stima che 261 mila bambini si trovino in conflitto con la legge 

“In questo periodo di difficoltà e dolori, la Chiesa in Myanmar trasforma i seminari maggiori cattolici, le case di ritiro, i conventi e i complessi ecclesiastici in centri di quarantena Covid-19, luoghi di rifornitura di ossigeno, cliniche temporanee e ospedali. Nella residenza stessa del cardinale, ha luogo una fabbrica di impianti di ossigeno”. E’ il “volto” del “cammino sinodale” che si è aperto anche nella piccola Chiesa del Myanmar. A raccontarlo da Yangon è mons. John Saw Yaw Han, segretario generale della Conferenza episcopale birmana. “La nostra grande preoccupazione è per la riconciliazione nazionale e la soluzione pacifica delle attuali crisi il più presto possibile. Senza pace, non possiamo sperare in un'adeguata assistenza sanitaria, una buona educazione e lo sviluppo del Paese”.

Chiuso a Strasburgo il Forum della democrazia sul tema “La democrazia più salvare l’ambiente?”, organizzato annualmente dal Consiglio d'Europa nella loro sede. Tre giorni di un percorso intergenerazionale e interdirezionale che, seppur non siano mancate critiche e contestazioni, dimostra la voglia di voler superare i limiti con un insieme

Il Paese è in piena crisi sanitaria ed economica: cittadini chiamati a votare domenica 14 novembre per la terza volta quest’anno. Dopo le dimissioni del governo di Gerb guidato da Boyko Borissov, il parlamento (rinnovato il 4 aprile e il successivo 11 luglio) non è riuscito a varare un esecutivo stabile ed efficace. In questa tornata si dovrà scegliere anche il nuovo Capo dello Stato. La situazione bulgara tratteggiata per il Sir dall’analista Tony Nikolov, caporedattore della rivista “Cristianesimo e cultura”

La testimonianza di Marta Barabino operatrice di Mediterranean Hope da un anno nell'isola: “Avviare pratiche sostenibili a lungo termine: se non possono essere garantiti trasferimenti via mare, ci si adoperi con i ponti aerei”. Minori stranieri soli, "dall'estate costituiscono almeno il 10% degli arrivi"

“Invito le autorità di tutti i Paesi interessati ad agire con decisione e rapidità per trovare soluzioni almeno temporanee per salvare la vita delle persone”. È l’appello lanciato dal nunzio apostolico nella Repubblica di Bielorussia, l’arcivescovo Ante Jozic, in una dichiarazione sulla crisi dei migranti al confine bielorusso-polacco pubblicata oggi pomeriggio sul sito di informazione della Conferenza episcopale bielorussa (catholic.by ).

Per le due aziende, insediatesi nel territorio più di mezzo secolo fa grazie ad investimenti pubblici per riscattare la tragedia del Vajont del 1963, sono giorni decisivi. Il sindaco Cesa ha invitato i concittadini alla mobilitazione. Stamattina al fianco dei lavoratori oltre ai sindacati ci saranno anche i vescovi Corrado Pizziolo (Vittorio Veneto) e Renato Marangoni (Belluno-Feltre) per chiedere alle istituzioni di “fare ogni sforzo per salvare queste realtà produttive”

Un appello a tutti i credenti di ogni fede e religione a vaccinarsi il prima possibile contro il Covid-19, a rispettare le regole di prevenzione e a pregare per i medici e per chi è in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, per chi è stato contagiato e per chi è malato: a lanciarlo ieri da Gerusalemme sono stati i leader religiosi (rabbini, imam, patriarchi e poi esponenti Drusi e Baha’ì) della Città Santa ricevuti dal presidente di Israele, Isaac Herzog, nella sua residenza. Per i cattolici erano presenti il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e mons. Yousef Matta, arcivescovo melchita di Acri, Haifa, Nazaret e Galilea.