Un gruppo di indigeni Ngäbe-Buglé è stato espulso con la forza dalla polizia panamense dalle terre sulle rive del fiume, dove ancora viveva nonostante la devastazione portata dalla centrale idroelettrica di Barro Blanco
Fatti
Il "17,4% degli italiani è consapevole che dovrà restare ancorato a sole spese basic". I dati del primo Rapporto Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani nel post Covid. Quasi un italiano su 3 (32%) ha ancora paura di mangiare al ristorante
L'economia italiana deve continuare a crescere e deve consolidare questa crescita oltre il rimbalzo post-crisi. Solo così riusciremo a tenere in equilibrio i conti pubblici anche a fronte di un debito maxi. Ma il giudizio su questa crescita dipenderà in primo luogo dalla sua capacità di attivare tutte le energie presenti nella società e di ridurre quelle disuguaglianze e quelle fratture che la crisi pandemica ha reso ancora più dolorose di quanto già non fossero
Nella notte terzo salvataggio nel Mediterraneo della Geo Barents, la nave umanitaria di Msf. A bordo cadaveri di persone morte per soffocamento. In 99 sono stati messi in salvo. La presidente Lodesani: “Inaccettabile, da inizio anno già 1200 morti”. Ripamonti (Centro Astalli): “Le politiche di esternalizzazione ci rendono solo corresponsabili di morte e violenze”
Dopo oltre un anno e mezzo dall'inizio pandemia, nel primo semestre del 2021 l'occupazione nel nostro Paese è ripartita ma è sempre più "part time" che è il più delle volte "involontario"
In Italia ci sono attualmente 127.085 positivi per Covid-19, 3.689 in più rispetto a ieri.
Indagine straordinaria sulle famiglie italiane. Pesano positivamente le valutazioni sui progressi della campagna vaccinale e sulle prospettive del quadro epidemiologico. Circa un terzo è riuscito ad accantonare qualche risparmio dall’inizio della pandemia. In ripresa la propensione a spendere, ma resta la cautela
“Bloccati per giorni al confine, i migranti non possono andare né avanti verso la Polonia perché ci sono i militari, né tornare indietro verso Minsk perché le autorità bielorusse non lo permettono. I giorni passano, i pochi soldi cominciano a finire e queste persone non hanno più niente da mangiare”.
“Indipendentemente dal fatto che rispondano o meno ai criteri che permetterebbero loro di chiedere asilo in Europa, o se invece debbano tornare nei Paesi di provenienza, non possiamo permettere che muoiano di fame, di freddo e di stenti nel nostro Paese”, la richiesta alle autorità
In Etiopia si vivono momenti di grande tensione. Gli scontri sono cominciati nel novembre dello scorso anno nel Tigray, dove si erano tenute elezioni non autorizzate vinte dal Tigray People’s Liberation Front. Le manifestazioni a favore del governo di Abiy Ahmed continuano nella capitale etiope e la situazione si è resa ancora più esplosiva dopo un discorso del premier di inizio novembre
“Crediamo che sia tempo di mantenere le promesse di governare ascoltando veramente tutti i settori della popolazione, in particolare coloro che sono coinvolti, instaurando un dialogo serio, trasparente e aperto che generi risposte eque e consensuali nelle istanze pertinenti. Ciò richiede concreti e percorribili segnali di buona volontà da parte delle autorità costituite in risposta al clamore dei settori coinvolti. Ciò che investiremo nell’ascolto e nel riconoscimento dell’altro aiuterà a compiere sforzi comuni che ci permetteranno di avanzare verso un’identità boliviana che unisce regioni, culture e popoli”.
Il nuovo rapporto di Oxfam e Greek Refugees Council denuncia una situazione di aperta violazione della normativa europea e dei diritti umani di chi è arrivato in Europa per salvarsi da guerre e persecuzioni. Quasi 3 mila migranti, in media 7 richiedenti asilo su 10, restano in detenzione amministrativa per lunghi periodi, senza assistenza sanitaria e legale
“A novembre tiriamole fuori”. Un pizzico di umorismo e ironia, un evidente doppio senso, ma soprattutto una campagna di esortazione e di cura per sé stessi.
Lavoro. Il mese di ottobre conferma il trend positivo con numeri migliori pre-pandemia
Le cifre. A Borgo Valbelluna spettano 2 milioni di euro, la somma più alta. Ecco tutte le risorse. Unʼentrata economica di 11,4 milioni di euro nei conti dei comuni del Veneto nati dallʼunione di più amministrazioni. I contributi nazionali “incoraggiano” i piccoli municipi