Migranti: in 475 su Sea Watch, tanti i minori. “Serve porto sicuro subito”

Le più piccole sono due gemelline di appena 3 mesi, c’è poi un bimbo di 4 e un altro di un anno. In tutto i minori sono 180, di cui 143 risultano non accompagnati, mentre le donne sono 56, 16 delle quali incinte. Una di loro ha partorito sul barcone di legno su cui viaggiava poco prima di essere soccorsa in mare da Sea Watch ed è stata evacuata ieri, insieme alla sua bambina. A bordo della nave umanitaria restano 475 persone. Nonostante da cinque giorni sia stato chiesto un porto sicuro di sbarco, però, la nave resta a largo. Malta per ora non ha risposto, mentre l’Italia ha rifiutato di assegnare il place of safety (Pos). 

“Dopo l’evacuazione medica urgente avvenuta ieri di sette persone, tra cui una bambina di appena un giorno, nata in mare, e di sua madre, attualmente a bordo della Sea Watch4 si trovano 475 persone, a cui il nostro equipaggio sta prestando soccorso - spiega Alberto Mallardo di Sea Watch-. Abbiamo bisogno urgente di sbarcare. Il nostro comandante ha già inviato 7 richieste alle autorità italiane e maltesi, ma al momento non hanno fatto seguito a queste richieste, speriamo che la situazione si possa sbloccare nelle prossime ore. La legge internazionale stabilisce che le persone soccorse in mare debbano essere portate nel porto sicuro più vicino - sottolinea l’ong -. Chiediamo alle autorità di rispettarla.

Le persone sono state recuperate in mare in 7 diversi soccorsi. Il primo è avvenuto il 18 novembre: su un barcone nero viaggiavano 90 persone. Altre 24 persone sono state recuperate da una imbarcazione in vetroresina, sempre lo stesso giorno. Sabato 20 novembre è stato completato il salvataggio di 73 persone da un gommone. Altri 182 naufraghi sono stati salvati il giorno successivo in tre diversi rescue. Infine, ieri è avvenuto il recupero di 107 persone che viaggiavano su un barcone di legno in distress.