La violenza della porta accanto. I giovani maschi hanno ancora molto da imparare
Sabato pomeriggio, pieno clima di festività di fine/inizio anno, nell’affollato corso di Asiago c’è di tutto: turisti a cavallo tra piste innevate, primi saldi e bombardini; residenti che attendono di tirare il fiato dopo settimane di sacrosanto (e faticoso) lavoro; bambini che corrono, addobbi che colorano, mercatini che invogliano.
Capita di passare accanto a un tavolino dei numerosi plateatici che hanno definitivamente destagionalizzato a tutte le altitudini e venire fulminati da una serie di offese e minacce che un giovane maschio stava indirizzando a denti stretti e con viso duro e inespressivo a quella che poteva essere la sua fidanzata, la sua compagna, forse una giovane moglie, con in braccio un bambino di forse un anno. È così che la violenza irrompe anche nella quotidianità apparentemente più placida e ovattata. Nel mezzo delle feste, in un...