L’Unione Europea è unita e determinata a rispondere fermamente all’ingresso delle truppe russe in Ucraina. Per questo i ministri degli Esteri dell’Ue, riuniti in un consiglio informale a Parigi, intendono adottare le prime sanzioni contro la Russia. “L’Unione preferisce il dialogo e la via diplomatica per risolvere la situazione in Ucraina ma siamo anche pronti a rispondere con delle misure ad ogni provocazione della Russia. Le istituzioni europee hanno mostrato una reazione chiara e determinata: reagire in modo rapido e molto forte”. Così un portavoce della Commissione europea è intervenuto durante il briefing quotidiano con i media a Bruxelles, dopo che nella notte le truppe russe sono entrate nei territori di Donetsk e Luhansk.
Fatti
In Italia ci sono attualmente 1.291.793 positivi per Covid-19, 30.178 in meno rispetto a ieri.
All’indomani della decisione del Cremlino di riconoscimento l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk e il successivo invio di truppe nel Donbass, il giornalista Fulvio Scaglione, per anni corrispondente da Mosca, commenta: “Gli accordi di Minsk erano morti e sepolti già prima della mossa di ieri di Putin. È ovvio che ci saranno sanzioni, saranno probabilmente abbastanza pesanti. Ma al Cremlino ritengono o di poterle sopportare o di poter ricavare guadagni maggiori delle perdite”
E' stato convocato per "prendere decisioni per definire la risposta europea all'ingresso delle truppe russe nella regione ucraina del Donbass" il consiglio dei ministri degli Esteri dei 27 Stati membri indetto oggi a Parigi...
L'incontro si potrà tenere solo se Mosca non ordinerà un'invasione. I dettagli dovrebbero essere definiti giovedì dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il suo omologo russo, Sergej Lavrov
Il prete ucraino di Firenze Volodymyr Voloshyn racconta l'ansia delle numerose assistenti domestiche della comunità ortodossa: "Rischiano di non poter rimpatriare, si sentono impotenti e vivono una grande frustrazione psicologica"
Dal 1 gennaio sono 50 le persone senza dimora decedute in Italia. Oltre 450 tra il 2020 e il 2021. I dati inediti pubblicati dalla Fio.PSD nel rapporto “La strage invisibile”. “Il freddo non è la causa principale. Muoiono tutti i mesi, non solo d’inverno. Serve un sistema organico di intervento”
Petizione online sottoscritta in pochi giorni da oltre 58 mila persone, lanciata da Flavio Lotti (Tavola della pace) e Marco Mascia (Centro Diritti Umani “Antonio Papisca”) su Change.org. La campagna è un vero e proprio “appello contro la guerra in Europa”. E dalle pagine della petizione i promotori hanno anche lanciato la richiesta di appendere la bandiera della pace alla finestra
Mosca riconosce ufficialmente l'indipendenza delle "repubbliche popolari" di Donetsk e di Lugansk. L'Unione Europea stabilisce nuove sanzioni: "Violazione grave". Di Maio: “Decisione russa da condannare, pronti a riferire in Parlamento”
In occasione di questo primo anniversario dell'omicidio dell'ambasciatore Luca Attanasio, mentre ancora si attende di far piena luce su quanto accaduto, l’editore Piemme ha dato alle stampe il libro “Luca Attanasio, storia di un ambasciatore di pace”. A firmare la pubblicazione è il vaticanista del Gruppo Mediaset, Fabio Marchese Ragona, che ne ha tratteggiato la storia grazie ai racconti di chi ha camminato insieme a Luca fin dai primi anni della sua vita a Limbiate, provincia di Monza e Brianza. Un’opera arricchita dalle parole della moglie di Luca Attanasio, Zakia Seddiki
Anche gli operatori della Caritas Ucraina hanno dovuto lasciare i territori della “linea di contatto” dove la scorsa settimana erano impegnati a portare aiuti umanitari alla popolazione, a causa della escalation militare nella zona.
Permetterà a milioni di bambini di continuare a studiare. "L'Unicef ha bisogno di ulteriori 250 milioni di dollari per poter continuare a sostenere i docenti"
L'organizzazione ha condotto una valutazione tra i bambini sfollati in Burundi a novembre, compresi i rifugiati recentemente rimpatriati, e ha riscontrato che le difficoltà di registrazione e la mancanza di documenti di identità erano ostacoli fondamentali all'iscrizione a scuola
La denuncia di Unhcr che si dice "profondamente allarmata" per "il crescente numero di incidenti violenti e di gravi violazioni dei diritti umani contro i rifugiati e richiedenti asilo alle varie frontiere dell'Europa, molti dei quali hanno provocato tragiche perdite di vite umane"
Intervista a mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca, in queste ore cruciali di tensione per la pace al confine tra Ucraina e Russia. “Come diceva domenica il Papa, è sempre triste quando questo odio, questa violenza, questa incomprensione avvengono tra popoli cristiani”, osserva l’arcivescovo. “Occorre allora che noi crediamo veramente nella forza del perdono. Occorre ripartire dal perdono. Il perdono chiede una conversione del cuore perché chiede di cambiare lo sguardo sull’altro. Certo, è un miracolo. Però, non dobbiamo dimenticare che la preghiera è veramente potente”