Cittadinanza, primo ok allo ius scholae. Adottato il testo base, vota a favore anche Forza Italia
Arrivato il primo sì in Commissione alla proposta presentata da Giuseppe Brescia (M5S): “Primo passo di un percorso che vogliamo concludere entro questa legislatura”. La prossima settimana si definiscono i termini per presentare emendamenti. Orfini (Pd): “Cercheremo di migliorare il testo, il problema non sono i voti ma il possibile ostruzionismo dei partiti contrari”
Arriva il primo sì allo ius scholae. La commissione Affari Costituzionali della Camera ha adottato il testo unificato, presentato da Giuseppe Brescia (M5S) relatore della legge di riforma della 91/92. Il testo lega il riconoscimento della cittadinanza al percorso scolastico (di almeno 5 anni) dei minori figli di stranieri.
A votare a favore del testo, oltre Pd, M5S e Italia viva, anche Forza Italia. Contrari Lega e Fratelli d’Italia, mentre Coraggio Italia si è astenuta perché oltre alla frequenza scolastica vorrebbero inserire anche la promozione. “Si tratta solo del primo passo di un percorso che vogliamo concludere entro questa legislatura. Il voto favorevole di Forza Italia dimostra che questa questione non è ideologica, ma di libertà e civiltà - sottolinea Brescia -. Nella prossima settimana in ufficio di presidenza definiremo il termine per la presentazione degli emendamenti“.
Nello specifico, il testo prevede l’acquisizione della cittadinanza per il minore nato in Italia da genitori stranieri che abbia frequentato uno o più cicli scuola per 5 anni. Tale possibilità è estesa anche ai minori non nati in Italia ma che abbiano fatto ingresso nel paese entro i 12 anni di età. La cittadinanza si potrà acquisire a seguito di una dichiarazione di volontà entro il compimmo della maggiore età. Nel caso, saranno i genitori, regolarmente residenti nel nostro paese, a fare la richiesta.
“Abbiamo bisogno di un dibattito normale in commissione e per questo ho presentato un testo molto semplice, una soluzione pragmatica. Non c’è nessuno ius soli in discussione. Con il modello dello ius scholae diritti e doveri camminano insieme. Chi aspetta questa legge non merita uno show pre-elettorale ma un Parlamento all'altezza” aggiunge Brescia.
Il testo del deputato cinquestelle è una sintesi delle proposte di legge presentate da Laura Boldrini, Renata Polverini e Matteo Orfini. “Quello di oggi è un primo passo, poi inizieremo a discutere nel merito cercando di migliorare il testo - sottolinea Orfini -. Ma il fatto che la discussione, dopo tanto tempo, sia ripartita, è un buon segnale. Certo, il tempo è poco e il rischio che altri partiti facciano ostruzionismo rimane alto. Sicuramente è apprezzabile la posizione di Forza Italia, è un fatto nuovo che rende più realistica la ripresa dell’iter della legge. Se ci si prova si può fare”.