Fatti

Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Spagna sono gli Stati europei ad aver legalizzato nell’ultimo ventennio l’eutanasia. Dall’entrata in vigore delle leggi si è registrato un diffuso aumento dei casi. Che hanno interessato soprattutto uomini, over 70, malati di cancro. La sintesi di un contributo che sarà pubblicato sul prossimo Quaderno di Scienza & Vita dedicato proprio al tema

“Le persone vengono messe nei cortili degli ospedali”, conferma da Hong Kong padre Paolo Ceruti, missionario italiano del Pime che ha cercato di entrare in uno degli ospedali ma è stato impossibile avvicinarsi e scattare foto. Non ha retto la politica “zero Covid" della Cina continentale. “La situazione andava bene fin che c’erano pochi casi", dice il missionario, "adesso che la gente si sta ammalando, siamo arrivati a 6mila casi accertati e ogni giorno aumentano di mille, i pazienti si accumulano fuori dagli ospedali in attesa di essere visitati”. Anche la diocesi di Hong Kong ha fatto partire una campagna a sostegno della vaccinazione

La testimonianza di don Sergio Palamarchuk, parroco di Lysyčansk, nella regione di Lugansk e di Muratove, un villaggio che si trova a 5/7 chilometri dalla linea del conflitto. Il “rumore delle armi”, i bombardamenti e i piani di evacuazione. Il ministero della Difesa ucraino ha reso noto oggi di aver registrato 60 violazioni del cessate il fuoco da parte dei separatisti filorussi nella regione del Donbass nelle ultime 24 ore. “Si, è vero”, conferma il sacerdote

A renderlo noto è stata l'Organizzazione mondiale della sanità. L'agente patogeno che causa la malattia è stato per adesso riscontrato solo in una bambina di tre anni, che è rimasta paralizzata. La direttrice regionale dell'Oms per l'Africa: "Stiamo adottando misure urgenti per prevenirne la potenziale diffusione"

Quattro giorni di plenaria dell'Europarlamento. Poi, partiti deputati, assistenti, funzionari e giornalisti, la città alsaziana torna ai suoi residenti. Anziani a passeggio, molti studenti, biciclette. Turisti in cattedrale; in un angolino una donna che prega. I mendicanti indisturbati che trovano qualche mano tesa. Un'"altra Strasburgo", che comunque si definisce, orgogliosamente, "capitale d'Europa"

“Nel Donbass si sta combattendo da 8 anni, senza sosta. Quasi ogni settimana qualcuno muore, ogni settimana viene colpito qualcosa. È che in Europa si è cominciato a parlarne solo da oggi. Colpire un asilo è una cosa bruttissima perché si colpisce un luogo dove vanno i bambini ma è solo l’ennesima provocazione per sollecitare una risposta militare da parte degli ucraini. Così hanno la scusa per cominciare qualcosa di più grave”.

“I morti ufficiali sono 104, ma in realtà sono molti di più, e tantissimi coloro che sono rimasti senza casa”. Da Petrópolis arriva la voce del vescovo, dom Gregório Paixão, che al Sir racconta la drammatica situazione che la città sta vivendo in queste ore per la devastante alluvione, la mobilitazione della Chiesa, ma anche la richiesta di interventi strutturali, per impedire che in futuro accadano situazioni di questo tipo.