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Entriamo nell’hospice di San Cesario di Lecce, struttura pensata per offrire assistenza piena ai malati cronici arrivati alla fase terminale della propria vita. Un tempo “l’ospedale dei morti”, oggi luogo per offrire dignità e cure palliative. Un “prendersi cura” che prosegue anche in tempi di Covid-19

L'avvio della "fase due" dovrà essere graduale, gestito con prudenza e accompagnato da un piano di test allargati e mirati e  da una strategia di tracciamento individuale per limitare i contagi. Lo dice in un'intervista al Sir il consigliere del ministro della Salute mentre è atteso nei prossimi giorni il nuovo Dpcm con le misure del governo per l’emergenza

Dal 9 marzo né i genitori né l’avvocato dello studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto al Cairo hanno potuto incontrarlo, per via delle restrizioni dovute all’emergenza coronavirus. Rossi: “Temiamo per lui, non sappiamo com’è la situazione nel carcere”. E il 6 aprile è stata di nuovo rinviata l’udienza per il suo rilascio

Con un decreto il governo chiude agli sbarchi, mentre la nave Alan Kurdi è con 150 persone a largo di Lampedusa. Schiavone (Asgi): “Scrivere nero su bianco che l’Italia non può assicurare luoghi sicuri è un’affermazione sproporzionata: la situazione in corso non giustifica una tale misura”. Mediterranea: “Macabra operazione di marketing”

“Siamo consapevoli del grande sacrificio che stiamo chiedendo ai fedeli e ai pastori, costretti a celebrare sine populo i riti della Settimana Santa” e “capisco il rammarico che l’intera comunità di fedeli prova nel vivere una Pasqua diversa, lontani dal calore e dall’affetto dei propri cari, impossibilitati a partecipare alle celebrazioni del Triduo, culmine e centro dell’anno liturgico, a cui il nostro popolo è così legato”. 

L'accorato appello del vescovo di El Paso, mons. Mark J. Seitz, agli agenti per l’immigrazione che sorvegliano l’ingresso dal Messico: rilasciare i migranti non violenti dalle strutture di detenzione per evitare che l'epidemia possa provocare molte morti. Ma che la situazione dei migranti sia al collasso è noto solo a quei sacerdoti, alle religiose e agli attivisti che su quel confine vedono consumarsi quotidiane ingiustizie. I migranti detenuti non sono criminali, ma persone che hanno attraversato il confine spinte da serie necessità economiche e da notevoli pericoli per la vita.

In una nota, il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma, interviene sul tema del sovraffollamento nell’emergenza coronavirus. “Rimuovere il più possibile gli ostacoli che non rendono agevole la concessione della detenzione domiciliare”