Fatti

Qamishili e Idlib sono le zone nel nord della Siria, vicine al confine turco, dove ancora si combatte. A fronteggiarsi in una sorta di 'tutti contro tutti' sono l'esercito siriano, con il suo alleato russo, quello turco, le milizie curdo siriane, i ribelli anti-Assad, i jihadisti di Hayat Tahrir al -Sham e gli Usa. A pagare le conseguente di questa guerra sono le popolazioni. Oltre 34 bambini sono rimasti uccisi nelle ultime 4 settimane, 8 solo durante gli attacchi alla città di Tal Rifaat, a nord di Aleppo. Il Sir ha raccolto le testimonianze da queste zone di combattimento

A una settimana dal sisma del 26 novembre scorso, che ha provocato 51 morti e circa 2.000 feriti, in Albania si comincia a fare la conta dei danni. Fonti del Governo parlano di “gravi danni” a circa 900 edifici a Durazzo e oltre 1.465 nella capitale Tirana. Sono 2.633 i cittadini sfollati ospitati in strutture alberghiere di Durazzo, Shengjin e Kavaja, oltre 2.500 quelli alloggiati presso i parenti. Domani in Albania il commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic. A tutto campo e senza sosta l'impegno delle Caritas, Misericordie di Italia e di Avsi con la sua partner locale “Shis”

“La gestione dei rifiuti è uno degli indicatori di civiltà di una comunità. Di questo primato ringrazio prima di tutto i veneti, perché il successo di un sistema di raccolta differenziata non può prescindere dalla disponibilità delle persone a collaborare. Quello del Veneto miete successi e primati da anni: segnale inequivocabile che, anche in questo settore, in Veneto facciamo i fatti e lasciamo le parole agli altri”.

Il 27 novembre si è svolta l’assemblea elettiva di Anci Veneto. Dopo i cinque anni affidati a Maria Rosa Pavanello, prima cittadina di Mirano, la presidenza ora è guidata del primo cittadino di Treviso Mario Conte, mentre Alessandro Bolis (Carmignano di Brenta) è il vicepresidente.

Più di un miliardo di persone vive nel mondo con qualche forma di disabilità, circa il 15 per cento della popolazione. Un trend in ascesa rispetto al passato: negli anni Settanta questa stima era infatti intorno al 10 per cento. 

Fare rete per fare informazione. Questo il passo necessario per contrastare il fenomeno della tossicodipendenza secondo il prefetto di Padova Renato Franceschelli: «La scuola la sua parte la fa, ma è difficile. L’età si abbassa sempre di più, ma soprattutto si è persa la riprovazione sociale: “si fa una canna” è considerato lieve e quindi tollerato. Non si deve lasciare solo alla scuola questo compito, occorre mettere in rete tutte le attività di formazione e promozione che si fanno. La domanda di droga non viene dall’immigrato, la domanda viene dai nostri ragazzi o dal professionista che compra o fa comprare per se».

I reati denunciati in materia di stupefacenti l’anno scorso sono stati 883 contro gli 854 del 2017 e nel primo semestre di quest’anno sono già 443, quindi un trend in crescita. A questo si aggiungono 180 chili di sostanze sequestrate nell’area metropolitana, ma poi si fanno i conti con il quadro legislativo di riferimento.

«Abbiamo, e lo sappiamo tutti un grande problema. La droga. Non è certo una peculiarità della nostra città, ma noi abbiamo il compito di limitarne il più possibile la circolazione e lo spaccio. È una emergenza sociale, perché - duole dirlo - gli spacciatori sono così numerosi, a causa dell’altissimo numero di consumatori, che oramai si distribuiscono in ogni ambiente e classe sociale». Così il sindaco di Padova, Sergio Giordani, risponde sulla situazione dello spaccio e del consumo di droga in città. «Il problema della droga è una piaga globale, non facile da contrastare. Trovo quindi ridicolo e inutile affrontarla in termini di propaganda politica come ha fatto recentemente Striscia la notizia. Qual è la notizia? Che a Padova si spaccia? Succede adesso, succedeva con le precedenti amministrazioni e governi. Serve maggiore serietà nell’affrontare un problema che è anche di ordine pubblico - e su questo la nostra Polizia Locale è impegnata ogni giorno - ma che non ci deve far dimenticare che lo spaccio esiste perché ci sono tanti, troppi consumatori».

La storia di Ebrima Darboe. Diciott’anni appena compiuti, originario del Gambia, è arrivato in Italia nel 2017 da solo, dopo aver passato un periodo nell’inferno dei campi in Libia. Contrattualizzato dalla Roma, la prima volta che si è seduto in panchina era il 27 ottobre scorso, per il match con il Milan

“In Veneto studiare paga: i giovani che si applicano e conseguono un diploma o una laurea, trovano lavoro più facilmente. Lo confermano i dati: in Veneto si registra il minor tasso di disoccupazione a livello nazionale (6,4%), il più basso indice di abbandono scolastico (10,5%)  e la percentuale dei Neet (14,8%), cioè dei giovani che non studiano e non lavorano, in Veneto risulta in calo da cinque anni ed è la terza più bassa tra tutte le regioni italiane, preceduta solo da Trentino Alto Adige e dal Friuli Venezia Giulia”.