Fatti

Tra i tanti misteri del massacro di monaci innocenti in Etiopia nel 1937, nelle carte dell’inchiesta italiana è conservato un appunto scritto in amarico, in cui si sintetizzano quattro episodi storici nei quali i monaci vengono puniti severamente dai re d’Etiopia per la loro malvagità. Quattro episodi storici, sintetizzati e trascritti a mano, in amarico, su un foglietto fatto arrivare alle autorità italiane per screditare i religiosi di Debre Libanos e poterli uccidere impunemente.

Ad Atene cambiano i governi (da Alexīs Tsipras al nuovo premier Kyriakos Mītsotakīs), ma niente cambia nell’isola dell’Egeo ad un braccio di mare dalla Turchia. Foto di Massimo Sormonta.

Tutela dei bambini e sostegno alle famiglie: è su questi presupposti che si fonda il ddlr steso dalla giunta piemontese. “Le sole condizioni di indigenza dei genitori non potranno essere motivo di allontanamento”. Docenti universitari non ci stanno: “Parlare di azzerare gli allontanamenti significa ingenerare sfiducia nei confronti degli operatori"

Sono 32 le persone a cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito questa mattina l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana individuandole “tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani”.

Un mese dopo il sisma, in Albania si celebra il Natale. L'arcivescovo di Tirana-Durazzo, mons. George Anthony Frendo, racconta al Sir lo stato d'animo della popolazione, tra precarietà e speranza. L'impegno della Chiesa locale sul campo. I fedeli invitati a raggiungere la parrocchia più vicina ai loro luoghi di accoglienza. Il 25 dicembre pranzo di Natale, promosso da mons. Frendo, con la quasi certa presenza del presidente della Repubblica albanese. Negli hotel dei terremotati feste natalizie per i bambini promosse dalle ong Shis e Avsi

Nell’isola di Lesbo, il calendario non scandisce l’avvento. Un giorno dopo l’altro, nel campo profughi di Moria è un inferno di disperazione. Ernesto Milanesi è arrivato a destinazione: primo giorno.

"I corridoi umanitari sono un modello vincente. Permettono a persone che provengono da situazione di grave vulnerabilità, di poter cominciare una nuova vita, costruirsi un futuro e di integrarsi. È un progetto italiano e come tale fa emergere un’Italia che aiuta e protegge la vita umana, ovunque si trovi, soprattutto se in condizione di vulnerabilità". Ne è convinta Emanuela Claudia Del Re, viceministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, che al Sir annuncia l'intenzione di proporli all'Ue come una "buona pratica". Tra i progetti futuri aprire corridoi umanitari per 50.000 persone da e verso la Libia per un periodo di due anni. E in Libia si è recato, il 17 dicembre il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per rilanciare l'azione diplomatica in vista di un accordo negoziale che ponga fine al conflitto in corso tra il generale Haftar e il premier al-Sarraj

È stata pubblicata l’ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale n. 622 del 17 dicembre 2019 “Interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi metereologici che nel mese di novembre 2029 hanno colpito i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto”.

In queste ore Ernesto Milanesi è in viaggio per la Difesa perché dal 20 al 22 dicembre sarà nell'isola di Lesbo, alle porte dell'Europa e dentro alla vergogna della civilissima Unione Europea: il campo profughi di Moria dove migliaia di uomini, donne e bambini mancano di tutto. La loro colpa? Essere scappati dalla guerra credendo nella salvezza, ma ritrovandosi in un altro inferno. 

Per tre giorni Milanesi documenterà tutto questo con la sua scrittura e inviandoci anche le foto di Massimo Sormonta. Non vi resta che seguirci.