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L'emergenza sanitaria per il Coronavirus, con le conseguenze del lockdown, si sta rapidamente  trasformando in emergenza sociale: “Abbiamo raggiunto il picco di aumento del 40% come media nazionale, con punte sicuramente più alte in Campania, Calabria e Sicilia”: a parlare al Sir è Giovanni Bruno, presidente nazionale del Banco Alimentare, la rete nazionale che da 30 anni raccoglie cibo da aziende e cittadini e lo distribuisce alle persone in difficoltà

Una nuova ricerca scientifica, al momento unica nel suo genere al mondo, avrà come protagonista l’Università di Padova e la popolazione di Vò Euganeo, il piccolo comune della provincia di Padova, già oggi case history nazionale per le modalità con le quali la sanità veneta ha affrontato l’emergenza coronavirus, isolando l’intero Comune alla comparsa dei primi due casi e sottoponendo tutti gli abitanti al tampone, riuscendo così a contenere un focolaio che avrebbe potuto diffondersi in maniera molto pericolosa in altri territori.

“Il Governo è consapevole della necessità di rafforzare i sistemi di prevenzione e il tampone è l’unico strumento certo di identificazione del virus per questo l’obbligo di indossare mascherine e il distanziamento sociale dovranno essere mantenuti, seppure con alcune modifiche, fino a che non ci saranno vaccino o terapie efficaci”.

Il rapporto del Network globale contro le Crisi alimentari indica che, alla fine del 2019, 135 milioni di persone in 55 paesi e territori hanno vissuto condizioni di insicurezza alimentare acuta. Oltre la metà (73 milioni) vivono in Africa; 43 milioni vivono in Medio Oriente e in Asia; 18,5 milioni in America Latina e nei Caraibi

Il governo sta per varare "un piano di progressive aperture", sarà mantenuto e fatto "rispettare il distanziamento sociale" e sarà promosso "l'utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale". Così il premier Giuseppe Conte riferendo al Senato. "No a compromessi al ribasso, si vince e si perde tutti insieme"

Ci sarà anche l'Unione delle Province d'Italia nella Cabina di Regia sul Terzo settore convocata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per venerdì prossimo per verificare l'impatto dell'emergenza Coronavirus sulle Associazioni di Volontariato e individuare gli strumenti per il raccordo tra Pubblica Amministrazione importante.

Ci sono almeno 25 comitati di passeggeri nati in questi anni per protestare contro i disservizi di Trenord. E sui social rimbalzano dubbi e paure su quel che potrà succedere dopo il 4 maggio. Intanto da un sondaggio on line lanciato da una società di consulenza emerge che solo il 30% degli utenti dei servizi pubblici tornerà ad utilizzarli. La soluzione? Più smart working e più treni