Diocesi

Una campagna per affrontare il problema delle crescenti diseguaglianze economiche, sociali e politiche. Si chiama “Chiudiamo la forbice” ed è l’obiettivo del progetto destinato a realtà ecclesiali, associazioni, movimenti, scuole, mondo della cooperazione, imprenditoria sociale e terzo settore.

La parrocchia di San Giorgio delle Pertiche da qualche anno organizza percorsi di partecipazione per bambini dell’asilo e di prima elementare alle messe domenicali del periodo di Quaresima. Un modo per far assistere alle celebrazioni anche i genitori. Durante la messa i piccoli preparano in sacrestia dei lavoretti a tema quaresimale che poi presentano in chiesa poco prima del termine della celebrazione. Anche gli adulti vengono stimolati con parole chiave e riflessioni proposte quest’anno dal centro missionario. La liturgia è animata in tempo quaresimale dai moltissimi gruppi, ben cinquantotto, presenti nella comunità parrocchiale. 

Oltre 20mila euro raccolti e 120 sottoscrizioni per le adozioni a distanza: sono questi i numeri della parrocchia di Vallonga, ad Arzergrande. Qui da oltre vent'anni il gruppo missionario sostiene progetti per chi vive in condizioni svantaggiate. «L’attenzione missionaria non solo ci aiuta a mettere in pratica la carità predicata nel Vangelo, ma ci sprona ad aprirci al prossimo attraverso i piccoli gesti quotidiani» – afferma il parroco don Paolo Masiero. 

Due parrocchie "sorelle" che in questa Quaresima intensificheranno ancora di più la collaborazione, grazie a un'iniziativa inedita. Si tratta di Stanghella e Stroppare, che venerdì 29 marzo organizzano una Via Crucis per le vie di Stanghella. Immagini e voci-guida in corrispondenza delle varie stazioni aiuteranno i fedeli ad accostarsi al mistero della Pasqua. 

Le Cucine Popolari, insieme all'Ufficio pastorale Giovani, lanciano una proposta alternativa ai ragazzi dai 18 anni: una cena sospesa. Il costo di un pasto completo alle cucine popolari è di 2 euro e 50 e la proposta è di cenare una sera con chi la frequenta, sedersi allo stesso tavolo, chiacchierare e lasciarne uno “sospeso”, per un ospite che non può pagarlo. Un’idea per conoscere gli spazi, l’ambiente, mangiare insieme ad altre persone, vedere una realtà della nostra Diocesi.