Diocesi

Al via gli incontri di formazione per i direttivi di circolo con Johnny Dotti e Oragiovane. Focus sulla comunità e sul modello di centro parrocchiale: è ancora funzionale? Che cos’è la missione in un tempo di così rapidi cambiamenti della società?

Il vescovo Filippo, morto trent’anni fa, tradusse dal punto di vista pastorale e operativo nella Diocesi di Padova i grandi documenti conciliari. Tre i punti chiave del suo episcopato: l’attenzione alla cultura; la comunità cristiana soggetto primo di pastorale; lo sguardo rivolto al futuro, intravedendo già i grandi cambiamenti che avrebbero presto radicalmente modificato anche il profilo del Veneto. Una lezione i cui frutti sono ancora vivi nel cammino della Chiesa padovana, come raccontano alcuni dei suoi più stretti collaboratori nel servizio in uscita sulla Difesa di domenica 27 gennaio.

L’appuntamento di sabato 8 febbraio prenderà il via alle 20.30, con ritrovo nel piazzale della stazione ferroviaria. Alle 20.45 partirà la marcia verso il Tempio della Pace, dove, alle 21.15, si terrà la veglia di preghiera presieduta dal direttore di Caritas Padova don Luca Facco.

«Kofale, 11 gennaio 2019: qui inizia la missione padovana in Etiopia, presso la prefettura apostolica di Robe. Ed è difficile sottrarsi all'impressione che si tratti di un momento storico». Le parole del direttore del Centro missionario diocesano di Padova, don Raffaele Gobbi, giungono direttamente dagli altopiani etiopi e danno il senso di quanto sta accadendo laggiù: per la prima volta, i tre missionari fidei donum padovani – Elisabetta Corà, don Stefano Ferraretto e don Nicola De Guio – hanno messo piede nella terra a cui si dedicheranno a nome della nostra Chiesa, nei prossimi anni.

San Bellino. Laboratorio di maschere africane in centro parrocchiale per bambini di 4-7 anni dal titolo "Viaggio nell'Africa Nera". In un contesto multietnico e multiculturale, l'integrazione si fa anche in patronato.

Domenica 27 gennaio è in programma la Marcia per la pace diocesana che, quest'anno, si snoda lungo le via del quartiere Arcella al motto di "Fatti di pace". La mattina sono previsti due laboratori nella parrocchia di Sant'Antonino e del Buon Pastore; alle 14, invece, partendo dalla stazione, il cammino attraverserà il quartiere a nord di Padova incrociando testimonianze dirette di associazioni, gruppi e cittadini che si impegnano attivamente per il bene della comunità e del territorio. Un territorio che intreccia culture, nazionalità differenti e che alza la testa e l'orgoglio nonostante paure e pregiudizi

Si attendo circa 300mila giovani, di questi 900 sono italiani e un terzo provengono dalle diocesi del Triveneto. Da Padova ci sono 44 persone di diverse parrocchie cui si sono unite anche diocesi vicine e 42 da Campagnola. Sono i numeri della Gmg, la Giornata Mondiale della Gioventù che quest’anno si tiene a Panama dal 22 al 27 gennaio. In diocesi sono molti i vicariati, le parrocchie e i gruppi giovani che si sono organizzati per ritrovarsi e seguire la veglia trasmessa da TV2000 alle 2 di notte.

Il coraggio dell'incontro come sfida lanciata ai ragazzi dalle parrocchie del Duomo di Montagnana e di Frassine, attraverso la missione giovani. All'invito hanno risposto con entusiasmo non soltanto gli adolescenti, ma l'intera comunità che si è data da fare per organizzare la settimana di incontri. «Ai giovani ha fatto molto piacere sentirsi cercati  e accolti» – racconta il cappellano don Luca Milani.

Lo fanno ormai da 111 anni, ma ogni volta c’è un messaggio nuovo da cogliere, un angolo della vita di fede che si illumina, una piccola scoperta che rilancia il cammino comune. Loro sono i cristiani – di tutte le confessioni – e anche in questo 2019, dal 18 al 25 gennaio, si ritroveranno per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, l’appuntamento ecumenico per eccellenza lungo l’anno liturgico.