Diocesi

Da mesi la nostra quotidianità è caratterizzata dal distanziamento e dalle raccomandazioni, il toccarsi rappresenta un pericolo per la nostra salute, proprio per questo il presepe vivente di Codiverno riscopre il valore del “Tocco di Dio”: questo infatti il tema scelto per la 25a edizione. «Sono stati i giovani a proporlo – racconta don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno e Pionca – Gli adulti erano dubbiosi, i giovani invece non volevano perdere questa tradizione e il messaggio che trasmette.

Sarà la pandemia che ci sovrasta ancora, sarà il rigido autunno che volge al termine, sarà l’espressione distratta e rassegnata che si legge negli occhi di volti mascherati sul bus o al bar o negli ambienti di lavoro, ma quest’anno il Natale ha davvero un sapore un po’ strano.

Ero tentato di scrivere il tweet di questo mese sulle improvvide linee guida (32 pagine di autodefinita “comunicazione inclusiva”) di tale prima ignota (a me, ma su questo siamo pari) Commissaria europea all’uguaglianza.

Tra i giovani d’oggi, il tema ambientale è senz’altro di grande attualità, come testimonia ad esempio il fatto che il mondo studentesco padovano si sia nei mesi scorsi mobilitato contro la cementificazione del giardino del liceo Modigliani, arrivando a coinvolgere un gran numero di studenti e portando nel suo piccolo a una vittoria.