Trent’anni fa moriva padre David Maria Turoldo. «Voleva una Chiesa impegnata nella liberazione dei poveri, a tergere lacrime, soccorrere, servire»
Storie
Don Lucio Calore vent’anni fa tornava alla casa del Padre dopo essersi speso per gli ultimi, non solo a Padova. La sua lezione è viva ancora oggi
La sera di sabato 8 febbraio 1947, 75 anni fa, si concluse nella casa canossiana di Schio la vita terrena di Giuseppina Margherita Fortunata, la “madre moretta” come era soprannominata, che nel 2000 è stata canonizzata da Giovanni Paolo II diventando santa Bakhita.
Cento anni fa moriva il parlamentare di Ponte San Nicolò. Tra i fondatori del Partito popolare, fu protagonista di lotte sindacali su tutto il territorio diocesano. Mons. Pellizzo gli chiese di realizzare a Padova la Rerum Novarum, ma non fu compreso. Morì dimenticato
Le strade, che prendono le parole, possono essere insolite, i ponti linguistici da attraversare altrettanto, in questo caso dall’italiano all’inglese fino alla lingua africana d’origine e ritorno.
Don Fabiano De Nale. Sacerdote di cultura, ma dalla vita semplice e modesta, dagli anni Quaranta in poi è stato parroco della comunità di Bresega di Ponso, dove ha portato istruzione e umanità. Morto il 22 gennaio di 50 anni fa, i parrocchiani lo omaggiano domenica 30
Luigi Baldan – marinaio motorista navale di Sambruson, classe 1917 – si trovava nei Balcani l’8 settembre 1943. Fu catturato dai tedeschi e deportato prima in Germania e poi in Polonia, nel lager di Sackish-Kudowa. Non smise mai di lottare per lasopravvivenza sua e degli altri. In particolare di alcune ragazze ebree. «Perdono quella parte di popolo tedesco – scrive nella premessa al libro sui due anni di prigionia – che in alcuni casi mi dimostrò un po’ di umanità»
Beatrice Rigoni, classe 1995, è rugbista sia del Valsugana che della Nazionale. È la prima italiana a entrare nell’Olimpo mondiale
Roberto Crosta. L’arresto cardiaco il 12 settembre. La salvezza grazie alla tenacia del personale del 118. Il coma, la lunga convalescenza tra Piove di Sacco e Padova e infine la vicinanza fortissima della famiglia e delle comunità cristiane
«Come mai questo interesse per me?». È sorpreso don Tiziano Sofia che la sua vita possa interessare a qualcuno, come se non avesse fatto nulla di straordinario.
Don Paolo Chiavacci, con il suo pensiero ecologista-teologico elaborato a partire dagli anni Sessanta, ha anticipato contenuti e pensieri ripresi nell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Un libro racconta la sua vita
Corridoi umanitari. Gli operatori italiani seguono per anni le famiglie che iniziano in Italia una nuova vita. Ma come vive il milione e mezzo di siriani nell’ex Paese dei cedri? Nei campi le minacce sono continue e c’è chi vive in garage o in case in costruzione
Un Natale speciale grazie a un presepio ritrovato. Ha il sapore della favola d’altri tempi quanto accaduto in località Frassanelle, a Rovolon. Qui, circondata da boschi secolari, si erge solinga Villa Papafava che risale al 1500, riportando alla memoria la gloriosa storia di questa blasonata famiglia nobiliare, la cui linea di sangue li vuole discendere diretti dai Carraresi, signori medievali di Padova.
Tre storie di ordinaria sopravvivenza richiamano l’annuncio fatto carne dentro la grotta di Betlemme più di duemila anni fa. Sono storie raccolte tra invisibili e scartati che solo lo sguardo di chi resta umano riesce a far diventare primi. Due giovani in fuga dal Paese d’origine approdati a Padova con una bambina in arrivo. Una donna di mezza età aggredita dall’Alzheimer, ma accudita dagli anziani genitori. Una straniera in Italia che attende la cittadinanza
Un signore d’altri tempi, cosi è ricordato a Campoverardo, Giacomino Giantin, scomparso nel 2009. Grazie alle scelte espresse in sede istituzionale e le risorse predisposte dall’amministrazione comunale di Camponogara, all’impegno di alcuni tra i più attivi giovani del gruppo parrocchiale Noi e di altri concittadini che fanno parte del gruppo culturale Il Troso, che si occupa di storia e tradizioni locali, lo scorso 3 ottobre è stato intitolato a Giacomino Giantin il piccolo parco di fronte alla chiesa parrocchiale.