Storie

La sera di sabato 8 febbraio 1947, 75 anni fa, si concluse nella casa canossiana di Schio la vita terrena di Giuseppina Margherita Fortunata, la “madre moretta” come era soprannominata, che nel 2000 è stata canonizzata da Giovanni Paolo II diventando santa Bakhita.

Don Fabiano De Nale. Sacerdote di cultura, ma dalla vita semplice e modesta, dagli anni Quaranta in poi è stato parroco della comunità di Bresega di Ponso, dove ha portato istruzione e umanità. Morto il 22 gennaio di 50 anni fa, i parrocchiani lo omaggiano domenica 30

Luigi Baldan – marinaio motorista navale di Sambruson, classe 1917 – si trovava nei Balcani l’8 settembre 1943. Fu catturato dai tedeschi e deportato prima in Germania e poi in Polonia, nel lager di Sackish-Kudowa. Non smise mai di lottare per lasopravvivenza sua e degli altri. In particolare di alcune ragazze ebree. «Perdono quella parte di popolo tedesco – scrive nella premessa al libro sui due anni di prigionia – che in alcuni casi mi dimostrò un po’ di umanità»

«Come mai questo interesse per me?». È sorpreso don Tiziano Sofia che la sua vita possa interessare a qualcuno, come se non avesse fatto nulla di straordinario.

Corridoi umanitari. Gli operatori italiani seguono per anni le famiglie che iniziano in Italia una nuova vita. Ma come vive il milione e mezzo di siriani nell’ex Paese dei cedri? Nei campi le minacce sono continue e c’è chi vive in garage o in case in costruzione

Un Natale speciale grazie a un presepio ritrovato. Ha il sapore della favola d’altri tempi quanto accaduto in località Frassanelle, a Rovolon. Qui, circondata da boschi secolari, si erge solinga Villa Papafava che risale al 1500, riportando alla memoria la gloriosa storia di questa blasonata famiglia nobiliare, la cui linea di sangue li vuole discendere diretti dai Carraresi, signori medievali di Padova.

Tre storie di ordinaria sopravvivenza richiamano l’annuncio fatto carne dentro la grotta di Betlemme più di duemila anni fa. Sono storie raccolte tra invisibili e scartati che solo lo sguardo di chi resta umano riesce a far diventare primi.  Due giovani in fuga dal Paese d’origine approdati a Padova con una bambina in arrivo. Una donna di mezza età aggredita dall’Alzheimer, ma accudita dagli anziani genitori. Una straniera in Italia che attende la cittadinanza

Un signore d’altri tempi, cosi è ricordato a Campoverardo, Giacomino Giantin, scomparso nel 2009. Grazie alle scelte espresse in sede istituzionale e le risorse predisposte dall’amministrazione comunale di Camponogara, all’impegno di alcuni tra i più attivi giovani del gruppo parrocchiale Noi e di altri concittadini che fanno parte del gruppo culturale Il Troso, che si occupa di storia e tradizioni locali, lo scorso 3 ottobre è stato intitolato a Giacomino Giantin il piccolo parco di fronte alla chiesa parrocchiale.

La schermitrice olimpica Francesca Bortolozzi oggi è maestra della storica As Comini 1885 Padova scherma dove ogni giorno incontra ragazze e ragazzi che, grazie allo sport, hanno l’opportunità di diventare più forti e motivati

Maria Carola Cecchin, suora originaria di Cittadella, è stata riconosciuta pochi giorni fa Serva di Dio da papa Francesco. Una vita spesa a inizio ‘900 nelle missioni del Kenya, quella di suor Maria Carola, che ha donato tutta se stessa per far conoscere Gesù ai popoli africani e riscattarli dalle condizioni di miseria. Consorella della congregazione del Cottolengo di Torino, è morta a 48 anni sulla nave che la riportava in Italia, il suo corpo “sepolto” nelle acque del Mar Rosso. «Una buona morte pagherà tutto» è stato il motto ricorrente della sua vita.