A porta Savonarola da 50 anni ogni estate c’è l’Anguriara da Giovanni. Oggi è l’ultimo chiosco rimasto in città e continua a mantenere la sua atmosfera familiare. Da generazioni Giovanni Bernardini e la sua famiglia regalano sapore e refrigerio ai padovani grazie al frutto rosso e alla passione per il lavoro
Storie
Un’iniezione di fiducia Durante gli anni della pandemia, a esser mancate sono state soprattutto le scolaresche. Ma chi gestisce parco e grotte ha saputo riaccendere l’entusiasmo con rafting, sport d’acqua e momenti di cultura
Nel 1822, il naturalista Alberto Parolini, scoprì le Grotte di Oliero, il cui nome deriva dal colore che ricordava l’olio di oliva
Ce n’erano state e ce ne saranno altre, ma le soppressioni di congregazioni religiose e le chiusure di edifici sacri decretate in periodo napoleonico furono particolarmente estese, portando a un radicale sconvolgimento della realtà ecclesiale e del patrimonio artistico-architettonico veneto.
Tra i primi domenicani “padovani” compaiono: Alberto Magno, Giordano di Sassonia, Giovanni da Vicenza, Bartolomeo da Breganze e papa Benedetto XI
Quadri e statue sono ora agli Eremitani ai Musei civici e in varie altre sedi
Il raduno “Prova resistenza” rievoca l’omonimo del 1899 ed è un tuffo nel passato con auto d’epoca che corrono lungo un percorso di 80 chilometri
Passione e stampa 3D. Massimo Zancan realizza fedeli modellini di Shuttle e planetari, donati all’Osservatorio di Arcugnano per accrescere la bellezza della divulgazione
Zeffirelli, Mazzacurati, Lucchetti. Sono numerosi i registi che hanno scelto il Palazzo del Bo, e le sue storie, per girare le loro pellicole. Teatro anatomico, archivio antico, aula magna, “sala da pranzo” di Gio Ponti... hanno ispirato anche fiction e documentari, ieri e oggi
Sedici anni fa, per il compleanno aveva chiesto un paio di occhiali da sole e le è arrivato in dono Billi.
Adolfo Piron, archeologo per passione, scopritore del "Tesoretto di Arzergrande", 613 monete d'epoca
Adolfo Piron da sempre è incuriosito delle origine romane della Saccisica. Per questo negli anni si è messo ad arare campi trovando reperti di ogni tipo, tra cui il “Tesoretto di Arzergrande”: 613 monete dell’epoca in cui Vallonga era snodo commerciale di grande rilievo
«Quando avevo 8 anni, alle scuole elementari, la maestra ci mostrò la foto di un bambino africano e ci chiese che cosa potevamo fare per lui. Io dissi: vendere qualcosa, raccogliere dei soldi e mandarglieli. La maestra mi rispose: “giusto! Ma ancora meglio sarebbe andare lì per aiutarlo”».
La famiglia Carminati. Daniela, aprendo una cartellina di documenti e fotografie conservata dai suoi genitori, ha scoperto un “tesoro”. Ha scelto di indagarlo e ne è nato (non solo) un libro
L’arte del Trecento a Padova è diventata materia ispiratrice degli studenti del Ruzza, indirizzo “Moda professionale industria e artigianato per il made in Italy”. Analizzato l’intero ciclo dell’Urbs picta, gli studenti hanno colto tendenze usi, suggestioni dell’epoca, dando vita a una cinquantina di abiti.
Alberto Rigoni è da sempre appassionato del mondo dei treni. Questo l’ha portato a collezionare segnali, scambi, binari e pure passaggi a livello. Un ex ferroviere napoletano, poi, gli ha donato la sua raccolta di “carte”: regolamenti, funzionamenti e orari...