Da chiese a tipografie, pasticcerie, cinema... Le tante "perdite" di edifici sacri per le soppressioni tra Settecento e Ottocento
Ce n’erano state e ce ne saranno altre, ma le soppressioni di congregazioni religiose e le chiusure di edifici sacri decretate in periodo napoleonico furono particolarmente estese, portando a un radicale sconvolgimento della realtà ecclesiale e del patrimonio artistico-architettonico veneto.
I francesi tra Sette e Ottocento andarono e vennero a più riprese, ma rimasero con una certa continuità tra il 1805 e il 1813. Quando subentrarono gli austriaci, la strada era tracciata e i nuovi dominatori in molti casi assecondarono il processo e aggravarono il danno. La demolizione di Sant’Agostino è quindi solo il caso più eclatante di un lungo elenco di perdite, spesso dolorose. Scorrendo l’elenco delle “chiese scomparse” balza subito agli occhi la parrocchiale di San Lorenzo, che sorgeva nell’area oggi...